Un clima di paura e sopraffazione, culminato nell’ennesimo episodio di violenza lo scorso luglio. È la storia di un 50enne di Sant’Elia Fiumerapido che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe perseguitato per mesi il padre e il fratello conviventi con minacce, aggressioni e comportamenti intimidatori.
Particolarmente grave quanto accaduto poche settimane fa, a luglio scorso: l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica, avrebbe fatto irruzione nell’abitazione del padre costringendolo a fuggire tra urla e lancio di oggetti. Il genitore, cercando riparo a casa dell’altro figlio, sarebbe stato raggiunto nuovamente dall’indagato che, anche lì, avrebbe continuato con minacce e atteggiamenti aggressivi, obbligando entrambi ad abbandonare l’abitazione e a rifugiarsi altrove.
Le denunce e le querele presentate nel tempo dai familiari hanno fatto emergere una situazione di violenze ripetute, iniziata nel 2023 e mai interrotta. Secondo gli investigatori, le vittime sarebbero state costrette a vivere per mesi in un clima di tensione costante, tra atti persecutori, pressioni psicologiche e aggressioni fisiche.
Martedì 26 agosto i Carabinieri della Stazione di Sant’Elia Fiumerapido hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di accesso e di dimora nel comune, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino su richiesta della Procura.
Il provvedimento rappresenta uno strumento fondamentale di tutela per le vittime e conferma la costante attenzione delle istituzioni verso il contrasto alla violenza domestica e verso la difesa delle persone più fragili.