‘Pezzotto’, anche la Ciociaria coinvolta nella maxi operazione che ha smantellato la rete criminale

Oltre 270 operatori della Polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane. 14 perquisizioni, inoltre, all’estero

Anche la provincia di Frosinone coinvolta nella maxi operazione contro il ‘pezzotto’. Oltre 270 operatori della Polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni all’estero nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia nei confronti di 102 persone.

L’operazione, coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania, è riuscita a smantellare una vastissima organizzazione criminale transnazionale dedita alla pirateria audiovisiva. Il sodalizio, secondo quanto ricostruito, si avvaleva di una complessa infrastruttura informatica che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti finali.

Un volume di affari enorme e che ha causato danni ingenti alle più note piattaforme televisive nazionali e internazionali. Nel corso delle diverse perquisizioni effettuate, sono state sottoposte a sequestro, in quanto ritenute profitto dei reati, criptovalute per oltre 1.650.000 di euro. A queste si aggiunge denaro contante per oltre 40 mila euro. Le somme sequestrate, secondo gli inquirenti, rappresentano però solo una minima fetta di un giro economico illegale che ogni anno frutta circa 3 miliardi di euro. Oltre 10 miliardi di euro è invece il danno economico alle aziende che gestiscono Pay Tv: da Sky a Dazn, passando per Mediaset, Amazon Prime, Netflix, Paramount e Disney+.

Queste tutte le province italiane coinvolte: Catania, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Siracusa, Agrigento, Lecce, Taranto, Foggia, Brindisi, Frosinone, Roma, Latina, Cosenza, Salerno, Avellino, Caserta, Matera, Mantova, Milano, Monza-Brianza, Brescia, Torino, Alessandria, Firenze, Massa Carrara, Siena, Livorno, Pisa, Lucca, Reggio Emilia, Ferrara, Bologna, Rimini, Sud-Sardegna, Treviso, Genova, Chieti, Perugia, Macerata.

All’estero, invece, presenti indagati nel Regno Unito, in Svizzera, Svezia, Olanda, Germania e server posizionati in Olanda, Romania e Cina.

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