Piano Parco Nazionale, Picano: “Amministrazioni comunali del territorio gravemente danneggiate”

Il vicepresidente provinciale di Fratelli D'Italia interviene in merito alle perplessità sollevate da diversi sindaci

“Esprimo la mia più completa vicinanza politica e volontà di collaborazione anche sotto il profilo tecnico e legale nei confronti delle Amministrazioni comunali della Valle di Comino il cui territorio ricade nel versante laziale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in ordine alla richiesta di approvazione alla Regione Lazio del Piano per il Parco”. Gabriele Picano, vicepresidente provinciale di Fratelli d’Italia, interviene in merito al caso sollevato da diversi sindaci.

“Come ho già più volte rilevato, sollecitato da miei collaboratori esperti della materia in Valle – evidenzia – tali Amministrazioni sono già state gravemente esautorate della propria potestà amministrativa in occasione dell’approvazione, da parte della Giunta Zingaretti, dell’Area Contigua ex art. 32 Legge parchi del “91. Sia chiaro che qualora la dirigenza di questo Ente, il quale, e lo dico con forza, non è munito del potere, in termini Costituzionali, di sostituirsi completamente alla responsabilità amministrativa sui territori comunali, non vorrà tenere nella giusta considerazione i rilievi delle Amministrazioni interessate alla tutela sia del territorio ma anche delle attività imprenditoriali e produttive esistenti, a mezzo dei nostri Consiglieri regionali saremo pronti a fermare con ogni mezzo legale a disposizione l’approvazione di un simile atto d’imperio ritenuto estremamente dannoso da tutti i Sindaci della Valle”.

“Voglio, quindi, concludere il discorso, riflettendo sulle parole di Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura in Piazza del Popolo, la nostra presidente ha parlato della crisi energetica che il nostro Paese vive con le conseguenze sotto tutti gli aspetti della nostra esistenza politica. Ha parlato di un Paese ricco di sole, vento, mare, capace di affrontare questa crisi con buone politiche per le energie rinnovabili. Ricordo che la Valle di Comino, nel recente passato, fu individuata, da personalità di illustre profilo accademico, STES di Roma, come il territorio ideale per la produzione di biomasse  con le sue aziende agricole e la manutenzione dei suoi boschi, mi chiedo dunque, come sarà possibile dar vita ad un tale volano di economia e lavoro imbrigliati nei rapporti con la dirigenza di un Ente convinto che il mondo inizi e finisca con la direttiva 43 del ’92, art 6, par. 3 e 4, peraltro evidentemente male interpretata”.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Stazione Tav in Ciociaria, il sindaco Sacco non tralascia l’ipotesi Roccasecca e chiede l’analisi di Rfi

“Chiederemo l'analisi che riguarda il nostro territorio per capire costi e benefici e lavorare a sostegno della scelta più idonea"

Aldo Mattia commissario provinciale di Fratelli d’Italia a Firenze, nominato dalla premier Meloni

Nel comunicare la decisione, la presidente Meloni si è detta certa che Mattia saprà svolgere nel migliore dei modi il proprio compito

Suicidi, altre quattro vite spezzate da inizio estate: qualcosa si muove. Il progetto del Distretto B Frosinone

Presentato in Regione un "Protocollo d’Intesa per la prevenzione del suicidio e dei gesti autolesivi". Un punto di partenza

Automotive, tavolo in Regione. Angelilli: “Al via il programma operativo a sostegno dell’indotto Stellantis”

"All’Europa chiediamo un piano di aiuti e semplificazione normativa", ha detto la vicepresidente della Regione durante il vertice

Stellantis e automotive, vertice in Regione. La Cisl: “Più modelli per il sito di Piedimonte”. Vertenza Trasnova, l’azienda non si presenta

L'organizzazione sindacale chiede l'ampliamento dell’area di Crisi Industriale Complessa, oltre anche di zona logistica speciale e Zes unica

Stellantis Cassino, altri stop produttivi subito dopo la “ripresa”. Trasferte volontarie proposte per il sito della Serbia

La produzione non regge e le linee tornano a fermarsi a poche ore dalla annunciata "ripresa". Prospettiva nera per lavoratori e territorio
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -