“Finalmente! Dopo lunghi anni in cui l’infrastruttura ciclabile di Frosinone era solo sulla carta o di pura facciata, ora si fa sul serio. Con l’apertura della pista dallo Scalo al Casaleno e soprattutto con il costruendo percorso per le due ruote lungo Via Don Minzoni e Via Marittima, il capoluogo comincia a dotarsi di veri itinerari ciclabili protetti lungo le tratte chiave della mobilità cittadina” Lo evidenzia Stefano Ceccarelli, presidente del circolo Legambiente ‘ il Cigno’ di Frosinone.
“Non è nostra intenzione “fare le pulci” ai progetti o ai dettagli costruttivi: nulla è perfetto e tutto è migliorabile, ma il punto è un altro. Quello a cui stiamo assistendo è un cambiamento di enorme portata, in grado di trasferire una quota consistente di traffico automobilistico sulle due ruote e sui mezzi della micromobilità leggera, con evidenti benefici in termini di incremento della qualità della vita e riduzione delle emissioni inquinanti. Il cambiamento deve però essere governato con saggezza, avendo ben chiara la direzione verso cui traghettare la città” .
“Di fronte alle inevitabili resistenze verso questo cambio di passo, tanto atteso dal mondo ambientalista e dagli appassionati delle due ruote, l’Amministrazione Comunale è dunque chiamata non solo a non arretrare di un millimetro, ma anzi a proseguire con decisione verso il completamento della rete ciclabile nella parte bassa della città. In particolare, è ora di fondamentale importanza il prolungamento fino a De Matthaeis della ciclabile che dallo Scalo attraversa via Marittima fermandosi per ora al Matusa, mentre andranno in aggiunta implementati con percorsi protetti gli assi nodali di Via Tiburtina e Via M.T. Cicerone.