Pitbull, rottweiler e altri cani ‘aggressivi’, Oipa-Codacons: “Servono patentini”

Dopo il bimbo sbranato a Eboli, il Codacons e l'Oipa chiedono di prevedere patentini per i padroni di cani di razze potenzialmente aggressive

Dopo il caso del bimbo di 15 mesi ucciso da due pitbull in provincia di Salerno, si riaccende in Italia il dibattito sulla possibilità di creare ‘patentini’ per alcune razze ritenute particolarmente aggressive (che in alcuni Comuni già esistono, ne è un esempio Milano), oppure sulla necessità di regolamentare il possesso di cani appartenenti alle razze ritenute potenzialmente aggressive, che non è detto che qualunque padrone sia in grado di gestire. A chiedere che si metta mano a regolamentare la detenzione di alcune tipologie di cani sono l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione degli animali ma anche il Codacons.

OIPA: “Regolamentare il possesso di determinati cani”

In una nota, Oipa chiede al legislatore di “regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente”, spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa. Che ricorda come ci siano Comuni dove è prevista la concessione di “patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze“. È il caso ad esempio di Milano.

CODACONS: “Ci sono razze più pericolose, serve patentino”

Anche il Codacons, dopo quanto avvenuto a Eboli, torna oggi a chiedere “misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi”. Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l’aggressione di Eboli, spiega l’associazione dei consumatori in una nota, “è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, e che la loro diffusione sul territorio è in forte aumento anche a causa di mode e tendenze del momento”. Il Codacons non ha dubbi sul fatto che “alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura”.

Non c’è un’intenzione di “demonizzare gli animali”, sottolinea l’associazione (e infatti l’idea di un elenco di cani pericolosi in Italia fallì proprio per un sottofondo di discriminazione, ndr), ma ritiene necessaria la creazione di “un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi“. Questo perchè, prosegue, “il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull”.

La lista di razze pericolose

Il Codacons ricorda anche il tentativo di creare la lista delle razze pericolose, fatto dall’ex ministro Sirchia, naufragato tra le polemiche. “L’aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ex ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce della tragedia di Eboli, andrebbe ripristinata, considerando che ogni anno si contano in Italia circa 70mila aggressioni a danno dell’uomo da parte di cani, e che non tutte le razze sono adatte a chiunque”. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

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