Serie B – Il campionato è al centro di un vortice di polemiche e incertezze, scatenato dalla probabile penalizzazione che potrebbe colpire il Brescia per gravi irregolarità di tipo amministrativo. Il club lombardo avrebbe infatti versato le trattenute Irpef e Inps relative alla scadenza del 16 febbraio (e successivamente anche di aprile) utilizzando crediti d’imposta che si sono rivelati inesistenti. Se confermata, la sanzione comporterebbe una retrocessione diretta delle Rondinelle in Serie C, riscrivendo radicalmente la parte bassa della classifica: Salernitana e Sampdoria si ritroverebbero a disputare i playout, mentre il Frosinone, attualmente coinvolto, risulterebbe salvo senza necessità di spareggio.
L’ipotesi di un ritorno della Serie B a 22 squadre per ‘salvare’ gli equilibri sportivi, sostenuta da Salernitana e Sampdoria per ovvi interessi, ha subito acceso un acceso dibattito tra addetti ai lavori e tifosi. Tuttavia, tale scenario appare giuridicamente infondato, alla luce della normativa federale vigente.
Cosa prevede l’articolo 49 delle NOIF
Il riferimento normativo che più spesso viene evocato in queste ore è l’articolo 49 delle NOIF – le Norme Organizzative Interne della FIGC – che stabilisce la composizione dei campionati professionistici. Il testo recita:
“Art. 49 – Ordinamento dei Campionati
I Campionati delle diverse categorie, demandati alla organizzazione delle Leghe e della Divisione Calcio Femminile, sono regolati secondo il seguente ordinamento:
a) Lega Nazionale Professionisti Serie A: Girone unico di 20 squadre.
Serie B: Girone unico di 22 squadre.
[…]
A decorrere dalla stagione sportiva 2019/2020, il numero di squadre partecipanti al campionato di Serie A, B e C può essere ridotto rispetto a quello previsto, ma comunque non inferiore a 18 squadre per Serie A e Serie B”.
Questa disposizione, spesso citata solo parzialmente, viene però frequentemente travisata. Infatti, la stessa norma ammette espressamente delle deroghe, prevedendo che i formati dei campionati possano essere ridotti rispetto alla soglia ordinaria (22 squadre per la Serie B), purché non si scenda sotto il limite minimo di 18 partecipanti. Ed è proprio questa possibilità di deroga a smentire l’ipotesi di un automatico ritorno a 22 club.
La delibera della Lega B: nessun ritorno al passato
Come chiarito dalle disposizioni federali, affinché un cambio di format possa essere applicato, la Lega competente deve deliberare ufficialmente la modifica entro il 31 dicembre della stagione precedente. La Lega B ha rispettato questo termine nella scorsa assemblea di ottobre, confermando il mantenimento del campionato a 20 squadre anche per la stagione 2024-2025. Una decisione già formalmente comunicata alla FIGC, come da prassi.
Alla luce di ciò, qualsiasi ipotesi di ampliamento a 21 o 22 squadre sarebbe contraria alle regole federali e inapplicabile in sede di giustizia sportiva. Solo un intervento della giustizia ordinaria – con tutti i suoi tempi e passaggi procedurali, dal TAR al Consiglio di Stato – potrebbe, teoricamente, rimettere in discussione il format, ma è improbabile che ciò avvenga prima dell’inizio del nuovo campionato, previsto ad agosto.
Il nodo playout e le tempistiche ufficiali
Con l’esito del caso Brescia in bilico, il destino dei playout rimane incerto. Il calendario prevede, salvo variazioni, che gli spareggi si giochino il 15 e 20 giugno, ma ogni decisione in merito dipenderà dalla pronuncia del Tribunale Federale, attesa per domani, 29 maggio. In base a questo verdetto si definiranno le tempistiche per la presentazione delle fideiussioni: le quattro squadre coinvolte nel caso specifico avranno tempo fino al 24 giugno, mentre per tutte le altre il termine perentorio resta fissato al 6 giugno
Le dichiarazioni di Gravina
A fare chiarezza e tentare di placare il clima agitato è intervenuto direttamente il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole e criticato le continue speculazioni mediatiche:
“Il 29 maggio ci sarà poi la prima decisione del Tribunale Federale e in base a quello che si verificherà in seguito ci saranno delle date condivise dalla Lega Serie B e proposte dal Consiglio per il 15 e il 20 giugno. Le quattro squadre coinvolte potranno effettuare la fideiussione entro il 24 giugno per l’iscrizione ai campionati, mentre per le altre società ci sarà il termine perentorio del 6 giugno. Spero che non ci siano altre proposte con Serie B a 22, 23 o 24 squadre. Ci sono delle regole nel nostro calcio e spero che tutti le possano rispettare, è inutile continuare a sventolare modalità per distrarre l’attenzione di chi ama il calcio italiano. I playout, salvo valutazioni diverse che farà la Lega Serie B, si giocheranno il 15 e il 20 giugno”.