Serie B – Nel dopo-gara del Mapei Stadium, il tecnico del Frosinone Massimiliano Alvini analizza la sofferta ma preziosa vittoria ottenuta contro la Reggiana. Un successo che il mister considera “di enorme spessore”, frutto della capacità dei giallazzurri di leggere i diversi momenti della partita.
“Nel secondo tempo più ritmo e verticalità: così abbiamo trovato il gol”
Alvini parte da un concetto fondamentale: la maturità.
«La vittoria è importantissima perché è arrivata contro una squadra forte e organizzata. La chiave è stata la capacità dei ragazzi di gestire i momenti della gara. Non era facile: loro difendevano bassi e ripartivano con tre giocatori molto veloci. Abbiamo avuto pazienza e non ci siamo affrettati nelle giocate. Nel primo tempo muovevamo la palla lentamente, nella ripresa invece l’abbiamo gestita meglio, siamo stati più verticali e da lì è nato il gol».
“Reggiana pericolosa dopo i cambi, ma l’abbiamo controllata”
L’allenatore riconosce i meriti della squadra di casa:
«Dopo i loro cambi, con l’ingresso di Marras, ci hanno messo in difficoltà e hanno alzato certe situazioni offensive. Ma noi non abbiamo mai perso ordine. Una partita non è mai una sola nei 95 minuti: ce ne sono diverse dentro la gara. Dopo Bari, aver saputo leggere ancora bene i momenti è un grande merito della squadra».
“Segnale al campionato? È presto, ma l’identità cresce”
Alla domanda se questo successo possa essere un segnale per le altre, Alvini resta cauto:
«Siamo ancora all’inizio della stagione. Questo è un segnale solo per noi stessi: dobbiamo continuare a migliorare. Stiamo costruendo un percorso basato su idee, ordine e identità. Oggi abbiamo giocato in maniera diversa adattandoci anche alle caratteristiche della Reggiana, e questa flessibilità è importante. Ma ci sono tante cose da migliorare».
“La squadra corre dall’inizio della preparazione. Il cambio? Solo per evitare rischi”
Il mister respinge l’idea che la sosta abbia cambiato qualcosa:
«La squadra corre forte dall’inizio, dalla Coppa Italia. Non c’è nulla di casuale: lavoriamo sempre allo stesso livello. Il cambio che ho fatto è stato solo per evitare rischi: non volevo rimanere in dieci per un’eventuale seconda ammonizione. Tutto qui».
Alvini poi individua le aree su cui insistere:
«Non mi piace ancora del tutto la nostra circolazione. Dobbiamo proteggere meglio la palla, coprire più rapidamente in avanti e avere più qualità nelle scelte. Se vogliamo fare più punti dobbiamo migliorare questi dettagli».
“I punti sono meritati, ma restiamo concentrati sul primo obiettivo”
Sul valore della classifica, il tecnico rimane equilibrato:
«I punti che abbiamo sono meritati, forse qualcosa lo abbiamo anche lasciato per strada. Ma al momento do a questa classifica il valore che meritano i calciatori per il lavoro, la disciplina e l’applicazione che stanno dimostrando. Il primo obiettivo è quello dichiarato dalla società: raggiungerlo sarà difficile, ma ci proveremo.»
“Tornare a Reggio è un’emozione grande”
Emozionante anche il ritorno al Mapei, dove Alvini è stato protagonista in passato:
«Per me tornare qui è sempre bello. Sono stato bene, voglio bene a tante persone e oggi avevo anche la mia famiglia sugli spalti: è stato speciale.»
“La Reggiana è una grande squadra. Ora piedi per terra”
Alvini chiude con un elogio agli avversari e un monito ai suoi:
«La Reggiana è una squadra di ottimo livello, merita rispetto. Quanto alla Serie A, è una parola grossa: prima di tutto pensiamo a raggiungere il nostro obiettivo. Poi si vedrà. Lavoriamo giorno per giorno, dando sempre il massimo».