Regionali, gli industriali del Lazio presentano le priorità

Angelo Camilli, presidente dell'associazione di categoria, ritiene fondamentale la qualità delle persone che comporranno la giunta

Chiediamo una squadra forte, perché la complessità dei problemi da affrontare è grande”.  Lo ha detto il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle richieste del sistema industriale in vista delle regionali del Lazio. “La qualità della Giunta – ha avvertito – sarà fondamentale per realizzare tutti i programmi e utilizzare le risorse messe a disposizione dal Pnrr”.  

Cinque le priorità che l’associazione di categoria consegnerà a chi vincerà: consapevolezza industriale, efficienza amministrativa, attrattività del territorio, competitività delle imprese e qualità del lavoro, visione e ruolo della regione.

“La nostra regione – ha fatto notare Camilli – è la seconda per Pil. Presenta eccellenze e grandi specializzazioni produttive, ma cresce con tassi inferiori alle principali regioni del nord e non riesce a pesare nelle scelte economiche del Paese e dell’Unione europea. Il Lazio – ha aggiunto – deve  ambire a un nuovo protagonismo per l’intero Centro Italia e ad una proiezione di grande regione dello sviluppo. Quel che occorre, quindi, è una maggiore presenza politica e qualità di interlocuzione nelle sedi decisionali nazionali e comunitarie”. Il suo appello.

Relativamente alla candidatura di Roma a Expo 2030, ha detto di aver registrato il sostegno della premier Meloni, così come dei ministri Salvini e Tajani. “Darebbe grandi ricadute economiche e occupazionali sul territorio. Faremo tutto il possibile – ha garantito – per affiancare il comitato promotore”.

Ma il tema centrale del suo intervento è stato quello relativo alle infrastrutture e agli investimenti. “Occorre rendere il Consorzio Industriale del Lazio – ha sottolineato – un braccio operativo per lo sviluppo delle aree produttive con risorse e progetti, così come sostenere gli interventi infrastrutturali strategici (fisici e digitali) con chiarezza su tempi, fondi e responsabilità. A cominciare dalla Roma-Latina, alle trasversali, fino agli investimenti su porti e aeroporti, nodi intermodali e infrastrutture TLC”.

“Senza dimenticare – ha rimarcato – che bisogna dimezzare i tempi degli iter autorizzativi per i nuovi investimenti, anche con soluzioni definitive per Sin e Aree di crisi. Ma pure rendere operative la DMO per la promozione turistica e l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti (Invest in Lazio)”.

Un passaggio lo ha riservato alle riforme “Una fase sperimentale per l’attuazione della riforma sulle autonomie  – ha fatto notare – sarebbe un approccio corretto. Il tema è molto importante e complesso. Non può essere una riforma che nella sua fase di attuazione elimini l’unità del Paese. Ma su questo mi sembra ci sia l’attenta vigilanza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del premier Meloni”.

Quello dell’unità nazionale – ha concluso – è un principio assoluto che non può essere messo in discussione. Ci sono tante questioni appese. Si tratta di un percorso complesso e per realizzarlo nel modo giusto non bisogna avere fretta. Anche una fase sperimentale potrebbe essere un approccio corretto per una riforma di questa importanza”.

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