Regione Lazio, in aula bilancio e legge di stabilità. Verso il mini accordo per Forza Italia

Da oggi la seduta numero 43 dell'assemblea alla Pisana con un corposo ordine del giorno legato ai temi finanziari. Tensioni tra gli azzurri

“In Consiglio non permetteremo di eludere la discussione e trovare inutili scorciatoie”: così la minoranza della Pisana – Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Iv), Adriano Zuccalà (M5s), Alessio D’Amato (Azione) Claudio Marotta (Avs) e Alessandra Zeppieri (Polo progressista) – sulla scelta del centrodestra di rinviare la discussione sugli emendamenti alla legge di stabilità regionale 2025 alla discussione dell’aula convocata a partire dal primo pomeriggio di oggi, martedì 17 dicembre.

“Ancora una volta – ha commentato in una nota a firma congiunta l’opposizione – la maggioranza di Rocca sfugge dal confronto con le forze politiche d’opposizione e lo fa addirittura sui due provvedimenti più importanti: bilancio e legge di stabilità. Era infatti convocata la commissione bilancio per la discussione sugli emendamenti e la destra ha deciso di rinviare tutto all’Aula evitando di affrontare il confronto nel vano tentativo di nascondere le proprie ben note divisioni e fibrillazioni interne. Se la maggioranza pensa di risolvere così i propri problemi sappia che in Consiglio non permetteremo di eludere la discussione e trovare inutili scorciatoie”. Fatto sta che – anche se non ufficializzata – una sorta di intesa tra Forza Italia. in cerca di un riequilibrio rispondente al numero di consiglieri passato da 3 a 7, ed il resto della coalizione sarebbe stato in qualche misura trovata. Nel senso che agli azzurri andrebbe la delega all’Urbanistica tolta all’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli ed anche quella al Cinema. In giunta resterebbero sempre due soli assessori azzurri. Oltre a Luisa Regimenti – blindata dal vicepremier e coordinatore nazionale di Fi Antonio Tajani in persona -, c’è Giuseppe Schiboni che però dovrebbe cedere il posto ad un designato proveniente dalla provincia di Latina, probabilmente Pino Simeone, fedelissimo del coordinatore regionale Claudio Fazzone. A Ciacciarelli resterebbero le deleghe a Protezione civile, politiche dalla casa, Ater e politche del mare. La soluzione tuttavia lascia scontente due ali non marginali dei forzisti: quella che fa riferimento a Claudio Lotito e che puntava all’ingresso in esecutivo di Pino Cangemi e il gruppo dei ciociari che dava per certa la designazione nell’esecutivo di Gianluca Quadrini. Delusioni pesantissime che rischiano di mandare in frantumi l’apparente unità del gruppo forzista. Del resto gli scossoni interni fanno trapelare frizioni che sarebbero giunte ai vertici, tra Tajani, Fazzone e Lotito. Cosa che ovviamente preoccupa molti e soprattutto il presidente Rocca che tenta di portare avanti senza scossoni la maggioranza, nonostante i mesi di fibrillazioni e la necessità di chiudere anche ufficialmente la situazione prima di Natale o di Capodanno.

Emendamenti in assemblea dopo essere stati rinviati dalla commissione

Intanto a seguito della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, ha convocato la seduta ordinaria numero 43 per questo pomeriggio – martedì 17 dicembre, alle ore 15 -. All’ordine del giorno la proposta di legge regionale 179 del 12 novembre 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione 285 del 24 aprile 2024, concernente il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2023; la proposta di deliberazione consiliare 36 del 6 dicembre 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione 1061 del 5 dicembre 2024, concernente l’approvazione della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza regionale (Nadefr) 2025 – anni 2025-2027; la proposta di legge regionale 182 del 6 dicembre 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione 1070 del 5 dicembre 2024, concernente la Legge di Stabilità regionale 2025; la proposta di legge regionale 183 del 6 dicembre 2024, adottata dalla Giunta regionale con deliberazione 1071 del 5 dicembre 2024, concernente il Bilancio di previsione finanziario della Regione 2025-2027. Vista la consistenza degli argomenti e la necessità di procedere anche all’esame degli emendamenti che, come visto, hanno saltato il vaglio della commissione, i lavori del Consiglio regionale con molta probabilità proseguiranno nel corso della settimana, con sedute che saranno convocate di volta in volta dal presidente Aurigemma.

Delibera per gli interventi sulle strade, Valeriani chiede ancora chiarezza

Intanto prosegue la telenovela della delibera sul “Programma regionale di interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie e per la rigenerazione urbana”, annunciata sui social dalla consigliera comunale di Monte San Giovanni Campano, prima che ne fosse a conoscenza lo stesso esecutivo. Sull’argomento è tornato ieri sera a farsi sentire Massimiliano Valeriani, Presidente della Commissione Trasparenza e Consigliere Regionale Pd: “È francamente inaccettabile che dal 6 novembre, cioè dopo 40 giorni esatti dalla prima formale richiesta della Commissione Trasparenza di ricevere gli atti riguardanti la famosa DGR 845, non ci sia stato ancora nessun riscontro. Non è servito nessun impegno formale in aula da parte degli Assessori Righini e Rinaldi ed è stato totalmente inutile il coinvolgimento del Presidente Aurigemma, chiamato a difendere le prerogative degli eletti e della Commissione Trasparenza. Niente, tutto inutile. Gli uffici – ha scandito Valeriani -, violando ogni riferimento del nostro statuto e del buon senso, non hanno fornito nessuna spiegazione e nessuna istruttoria riguardante i comuni esclusi dal finanziamento di quella delibera, la famosa delibera il cui contenuto fu reso pubblico da persone estranee all’amministrazione sui social network. Le domande di fronte a questo atteggiamento reticente sorgono spontanee: qualcosa da nascondere? Imbarazzo rispetto a procedure anomale? Chissà, forse gli uffici comandano e decidono in autonomia, o magari sono piegati nei loro comportamenti fino al limite per oscurare le ‘grandi manovre’ della destra al potere. A questo punto forse è meglio rivolgerci altrove per avere risposte e trasparenza”, conclude Valeriani alludendo a ricorsi in altre sedi probabilmente giudiziarie.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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