Regione Lazio: nuove tensioni in maggioranza. Si tratta sull’Urbanistica, dalla Lega a Forza Italia

Rocca sempre sulla graticola mentre Trancassini (FdI) e Fazzone (Fi) cercano la quadra. Tra domani e venerdì 2 riunioni importanti

Altra riunione di giunta regionale disertata dai due componenti forzisti, il presidente Francesco Rocca che avverte come così non si possa andare avanti all’infinito – chiedendo una stretta alle trattative fra Paolo Trancassini e Claudio Fazzone -. Opposizioni consiliari che protestano alla Pisana esponendo cartelli sul poltronismo del centrodestra e “retroscenisti” che giurano su una soluzione vicina, legata all’attribuzione ai forzisti di un terzo assessorato (tolto o alla Lega o a FdI). A Frosinone News tuttavia risulta che si lavora soprattutto al riassetto delle deleghe (senza ritocchi all’organigramma dell’esecutivo) e l’accordo potrebbe essere trovato alleggerendo le competenze di Pasquale Ciacciarelli (Lega). Gli verrebbe tolta l’Urbanistica da passare a Giuseppe Schiboni o Luisa Regimenti, ma resterebbe in giunta con Politiche abitative, Case popolari, Politiche del Mare. Ma andiamo per ordine.

Azzurri, terzo stop alla giunta. Rocca: “Non si può continuare all’infinito

Francesco Rocca, a margine di un evento al Teatro Brancaccio, non si è sottratto alle domande dei giornalisti: “Va chiarito che la giunta regionale, inclusi gli assessori espressione di Forza Italia, sta lavorando. La scorsa settimana, ad esempio, pur in assenza di questi assessori c’erano le loro delibere. L’attività amministrativa non si è mai fermata. Certo, c’è un tema politico nel Consiglio regionale ma so che nelle prossime ore è previsto un incontro per definire le reciproche posizioni. Dopodiché il nodo si deve sciogliere. Non si può continuare all’infinito. E sono io il primo ad esser chiaro su questo”. Lo ha dichiarato stamane, dopo la terza riunione di giunta alla quale i due assessori di Forza Italia non hanno preso parte. Obiettivo di Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni è, su indicazione del coordinatore regionale, senatore Claudio Fazzone, continuare la pressione sul resto del centrodestra regionale (principalmente su Fratelli d’Italia) ed ottenere maggiori spazi nel governo del Lazio a fronte della campagna acquisti che ha portato il gruppo consiliare azzurro alla Pisana a crescere fino a 7 componenti, ai quali va aggiunto il consigliere federato di Noi Moderati. “Rimpasto? Bella domanda, chiedete ai partiti” – ha poi chiosato ancora Rocca -.”Non c’è bisogno di fare appelli perché sono già sensibilizzati. Ma c’è responsabilità e sono tutti consapevoli che ad ottobre vanno approvati documenti molto importanti”.

Accordo in bilico tra riassetto deleghe e assessorato in più ai forzisti

Anche se le assenze non pregiudicano il numero legale dell’esecutivo e all’ordine del giorno non ci sono provvedimenti a firma dei due assessori, il segnale politico nella giornata di oggi è tornato ad essere forte: “Lo stallo continua fino a quando non sarà trovato un accordo sul riequilibrio degli incarichi”, hanno avvertito fonti forziste raccolte dall’agenzia Nova. Domani dovrebbe essere convocata la capigruppo per programmare la seduta del Consiglio regionale che deve discutere il Documento di economia e finanza, rimandato prima della pausa estiva. Il consigliere di FI, Giorgio Simeoni, probabilmente non parteciperà alla riunione, anche se la volta scorsa era comunque presente nonostante la riunione non avesse sortito esiti. Sul tavolo del confronto, al quale siedono i segretari regionali di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, e di Forza Italia, Claudio Fazzone c’è una redistribuzione delle deleghe con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene. Per questo abbiamo parlato in apertura dell’Urbanistica: delega di rilievo che, penalizzando la Lega, anche per questo potrebbe accontentare gli azzurri. Ma non si scarta ancora neanche l’ipotesi di un assessorato in più per Forza Italia a spese sempre del Carroccio che ne detiene due, con una sola consigliera regionale, oppure a scapito di Fratelli d’Italia. Secondo quanto hanno riferito alcune fonti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia: su queste basi, insomma, potrebbe essere trovata una quadra.

Le opposizioni protestano alla Pisana: “Qui è chiuso per poltrone”

Le opposizioni hanno protestato stamane nella sala antistante l’Aula del Consiglio regionale “per stigmatizzare plasticamente lo stallo inaccettabile dei lavori causato dalla crisi di maggioranza in atto – dichiarano -. Da due mesi chiediamo agibilità e responsabilità e che si torni finalmente a occuparsi dei problemi veri di tutti i cittadini e non di poltrone e strapuntini. Siamo quasi a ottobre e non è stata nemmeno più convocata la capigruppo per riprendere i lavori dell’Aula”. I gruppi di centrosinistra Partito democratico, Movimento 5 stelle, Italia viva, Azione, Alleanza verdi sinistra e Polo progressista, hanno esposto in Aula alcuni cartelli sui quali si leggeva: “Chiuso per poltrone” e “Lavori non in corso” o anche “Riaprite la Regione”.

“Dopo mesi di stop dei lavori e appelli caduti nel vuoto, abbiamo deciso di riunirci davanti all’Aula vuota del Consiglio regionale per denunciare ancora una volta lo stallo che, per l’incapacità di Rocca di governare politicamente la sua maggioranza, sta tenendo in ostaggio un’intera Regione”, spiegano in una nota i capigruppo delle opposizioni: Mario Ciarla (Pd), Marietta Tidei (Iv), Adriano Zuccalá (M5s), Alessio D`Amato (Azione) Claudio Marotta (Avs) e Alessandra Zeppieri (Polo progressista). “E’ inaccettabile – aggiungono – che invece di discutere delle azioni da mettere in campo per migliorare la vita delle cittadine e dei cittadini del Lazio, delle famiglie, dei lavoratori e delle lavoratrici, delle imprese, degli studenti, la destra continui a discutere di poltrone ed equilibri interni. Se domani alle 16 dalla capigruppo, convocata solo su nostra richiesta, non uscirà un chiarimento trasparente e che metta fine a questa telenovela, chiederemo al presidente Rocca di presentarsi in Consiglio entro la fine del mese per spiegare pubblicamente come e se intende andare avanti. Fino ad allora le opposizioni si asterranno dal partecipare a qualunque attività consiliare a cominciare dalla commissione bilancio convocata venerdì per la discussione generale sul collegato”.

Test decisivi: le riunioni della capigruppo e della commissione bilancio

“Insieme a tutte le opposizioni, abbiamo protestato davanti all’Aula vuota del Consiglio regionale del Lazio per denunciare ancora una volta lo stallo che, per l’incapacità di Rocca di governare politicamente la sua maggioranza, sta tenendo in ostaggio un’intera Regione”, ha denunciato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Alessio D’Amato (Lazio in Azione) ha avvertito: “Se Rocca non riesce a governare tragga le dovute conclusioni, non si possono tenere in ostaggio le istituzioni”. “Dopo diciotto mesi dall’insediamento, il bilancio dell’amministrazione Rocca è decisamente deludente. Pochissime leggi portate in aula, commissioni praticamente ferme da mesi, totale mancanza di atti concreti per le reali esigenze dei cittadini”, dichiara la capogruppo di Italia Viva alla Regione Lazio Marietta Tidei. “L’ingordigia di Fratelli d’Italia a danno degli altri alleati non può essere scaricata sui cittadini e sulle istituzioni regionali. Rocca, eletto direttamente dai cittadini sta mostrando i suoi limiti e non riesce ad esercitare il suo ruolo né da Presidente né da Assessore alla Sanità”, commenta Massimiliano Valeriani, presidente della Commissione Trasparenza in Consiglio Regionale. La consigliera regionale Pd Lazio, Eleonora Mattia, ha ironizzato: “Altro che ‘Bridgerton’ o ‘Il Trono di Spade’, la ‘telenovela Rocca’ sulla crisi di maggioranza ha ormai raggiunto livelli così epici e surreali che a breve la vedremo sbarcare tra le migliori serie di Netflix. Potremmo chiamarla ‘Rocca e i suoi fratelli’ e, visto l’andazzo, conosciamo già il sequel: da Fratelli d’Italia a ‘Fratelli coltelli’ il passo è breve”. 

Danilo Cosentino, segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio ha attaccato: “Bloccare l’organo legislativo riducendolo a mero passacarte della Giunta e convocarlo solo per gli atti indispensabili e inderogabili significa sospendere l’esercizio della democrazia nella Regione Lazio. Danilo Grossi, della direzione nazionale del Pd ha sottolineato: “Con un sit-in proprio nell’Aula del Consiglio vuota, l’opposizione ha voluto rimarcare ancora una volta che questa crisi politica va risolta. E velocemente. Perchè a pagare il prezzo sono già oggi i cittadini e le cittadine del Lazio che vedono sempre più una Regione allo sbando con servizi in crisi, contributi e bandi alle amministrazioni locali, alle imprese in ritardo e con forti problematiche”.

Capigruppo di domani a parte, un test decisivo per capire se si va verso una soluzione della crisi o meno è costituito dall’appuntamento venerdì: è in programma la commissione Bilancio, se l’opposizione non partecipa, come pare, l’eventuale reiterata assenza di Forza Italia farebbe platealmente mancare il numero legale.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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