Nei giorni scorsi, due poliziotti della Questura di Frosinone, liberi dal servizio, hanno eseguito un arresto in flagranza di reato nei confronti di due cittadini stranieri, indiziati di essere gli autori di alcuni furti perpetrati nella città di Ceprano. Nella circostanza, i due soggetti, arrestati unitamente ad un terzo riuscito a darsi alla fuga, sono stati notati da un poliziotto della Questura di Frosinone libero dal servizio, mentre si aggiravano con fare sospetto vicino ad un’auto in sosta, di proprietà di una conoscente del poliziotto.
I tre individui, quindi, sono saliti a bordo della stessa auto e si sono allontanati precipitosamente. Attivatosi immediatamente, l’operatore di polizia, insieme ad un altro collega, è riuscito ad individuare le tre persone, riconosciute anche per il loro abbigliamento sportivo (indossavano maglie di squadre di calcio italiane), nei pressi della stazione; a questo punto, dopo aver chiesto aiuto al numero unico di emergenza, i poliziotti sono riusciti a bloccare e fermare i due individui.
Gli accertamenti successivi hanno consentito di appurare che i fermati erano indiziati di altri due furti di autovetture, successivamente denunciati dai rispettivi proprietari. Per i due cittadini stranieri originari del Marocco arrestati, in udienza di convalida, l’Autorità Giudiziaria, rilevandone la pericolosità, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
È obbligo rilevare che gli indagati, destinatari della misura cautelare, sono, allo stato, unicamente indiziati di delitto e la loro posizione sarà vagliata giudizialmente, e solo dopo l’emissione di una sentenza passata in giudizio, gli stessi saranno, eventualmente, riconosciuti colpevoli, in maniera definitiva, del reato a loro ascritto. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.