Sanità, i lavoratori scendono in piazza: chiesti interventi urgenti al Governo

La manifestazione, organizzata da Cisl, Cigl e Uil, ha visto una forte partecipazione della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone

Un nuovo modello di sanità che metta al centro i lavoratori e le lavoratrici del comparto. È la richiesta, forte, emersa dalla manifestazione nazionale che si è svolta a oggi a Roma e organizzata da Cisl, Cigl e Uil. Un appuntamento che ha visto anche una forte partecipazione di rappresentanti della Cisl Funzione Pubblica di Frosinone che hanno rivendicato la necessità di porre in essere interventi urgenti per rilanciare il modello sanitario del Paese.

Le proposte avanzate

Tra le molte proposte avanzate quella di incrementare il fondo sanitario nazionale; bloccare i processi di esternalizzazione e avviare percorsi di reinternalizzazione dei servizi per riportare alla gestione pubblica pezzi del ciclo della produzione di salute ormai gestiti dal privato; adeguare le risorse contrattuali modificando l’impostazione attuale del Def e prevedendo uno stanziamento complessivo delle risorse per l’intero triennio; puntare su una nuova contrattazione decentrata e sulla valorizzazione del personale; creare una vera base di integrazione fra il comparto pubblico e quello privato; realizzare in maniera diffusa, su tutto il territorio nazionale, una concreta integrazione tra le gestione pubblica dei servizi sociali e quella dei servizi sanitari nell’ambito delle strutture territoriali.

Il commento di Cuozzo

«La partecipazione alla manifestazione di Roma è stata massiva e molto importante – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica Antonio CuozzoÈ stata ribadita con forza la necessità di creare un nuovo modello sanitario per il nostro Paese. Come organizzazione sindacale abbiamo più volte evidenziato la necessità di porre attenzione alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici che si trovano sempre più spesso a dover far fronte alla mancanza di garanzie e di risorse. Una situazione di precarietà costante per figure che sono fondamentali. Solo qualche anno fa, all’inizio dell’emergenza pandemica, tutti hanno evidenziato l’importanza di questi lavoratori che senza sosta hanno aiutato le persone in difficoltà. Oggi, a distanza di due anni e mezzo, dobbiamo dare risposte. Dobbiamo fare in modo che i lavoratori del comparto abbiano quelle tutele che fino a questo momento non hanno avuto. Come organizzazione sindacale siamo in prima linea e auspichiamo che dopo la manifestazione di oggi si arrivi finalmente a dare le dovute risposte in tema di assunzioni, risorse e valorizzazione professionale del comparto sanitario».

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