Sanità – Il ruolo della medicina veterinaria, professionisti tra nuove frontiere e criticità

Si è tenuto venerdì, nel Centro Polifunzionale dell'Asl, l’evento organizzato dall’Ordine dei medici veterinari della provincia

Come è cambiata la professione del medico veterinario, quali sono le nuove opportunità ma, soprattutto, le sopraggiunte criticità da affrontare anche alla luce di cambiamenti climatici, evoluzione tecnologica e intelligenza artificiale.

Si è tenuto venerdì mattina, nella Sala Teatro nel Centro Polifunzionale dell’ASL Frosinone, l’evento organizzato dall’Ordine dei medici veterinari della provincia di Frosinone, alla presenza del presidente del Consiglio direttivo, il dottor Roberto Petrucci, attraverso il lavoro sinergico e condiviso con l’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, rappresentato dal commissario straordinario, il dottor Stefano Palomba, che ha puntato i riflettori sulla delicata e complessa figura del medico veterinario, con un approccio profondamente cambiato.

Cavaliere: “Formazione e innovazione”

A portare i saluti, il direttore generale della Asl, il dottor Arturo Cavaliere, che ha sottolineato come eventi di questo calibro “rispondano essenzialmente a una duplice, essenziale necessità: quella di fare formazione del personale sanitario, che considero funzione nobile in termini di competenze e innovazione in una professione che cambia, e l’altra è quello della prevenzione stessa, che è uno degli ambiti essenziali per gestire al meglio e trattare quei pazienti che sono sani o apparentemente sani e che trova nel contesto ambientale un essenziale elemento, come ci ha dimostrato il Covid-19, per prevenire situazioni drammatiche come la pandemia. Del resto, l’approccio One Health, integrato e multidisciplinare, riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. L’idea è semplice ma rivoluzionaria: per proteggere la salute globale, dobbiamo considerare tutti gli esseri viventi e gli ecosistemi come parte di un unico sistema”.

Anche il dottor Petrucci ha evidenziato come “il ruolo della medicina veterinaria è centrale all’interno dei sistemi attuali di garanzia della salute delle popolazioni e decisamente orientata verso la tutela della salute pubblica: del resto l’approccio One Health ha obiettivi concreti e in tutti gli ambiti la professione veterinaria è centrale”.

Un indirizzo di saluto è arrivato anche da parte del presidente dell’Ordine Farmacisti di Frosinone e sindaco del capoluogo, il dottor Riccardo Mastrangeli, seguito dall’intervento del direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Frosinone, il dottor Giancarlo Pizzutelli.

Il ruolo dei veterinari

“Il ruolo del medico veterinario – ha sottolineato Palomba – non si limita più soltanto alla cura degli animali, ma si inserisce in un contesto multidisciplinare che abbraccia salute pubblica, ambiente, sicurezza alimentare e benessere collettivo. Il veterinario, ad esempio, è parte integrante del paradigma One Health, One Water, Planetary Health, che riconoscono l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. Il veterinario di oggi, dunque, è un cultore della salute a 360 gradi, un guardiano silenzioso della salute collettiva. Come Istituto Zooprofilattico – ha concluso – sentiamo il dovere di contribuire ogni giorno al processo di integrazione reale tra professioni sanitarie, istituzioni, ricerca e territorio”.

Tra gli interventi particolarmente apprezzati dalla platea, anche quello del presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Roma, il dottor Pierluigi Ugolini, che ha affrontato proprio i paradigmi del cambiamento di questa figura, connessi con le nuove sfide del futuro, tra cui l’AI, la globalizzazione delle malattie infettive e l’antimicrobico resistenza; quello della dottoressa Tiziana Zottola, presidente dell’Ordine dei Medici di Latina, sul tema della sicurezza alimentare e quello del dottor Giovanni Turriziani, presidente dell’Associazione Nazionale Veterinari Aziendali (ANVAz), che ha approfondito il “ruolo pubblico” del veterinario aziendale.

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