Aveva seguito l’ex moglie da Frosinone a Courmayeur. Lui, un 35enne di Frosinone, era partito dal capoluogo ciociaro a bordo della sua Ferrari ed era arrivato in Val D’Aosta. Nonostante fosse sottoposto a divieto di avvicinamento, era entrato in un bar del centro frequentato dalla donna. Lei, dopo averlo visto, aveva chiamato i carabinieri che, lo scorso 1° settembre, lo avevano arrestato. L’arresto era stato convalidato e, una volta tornato a Frosinone, a seguito della segnalazione della violazione del provvedimento, per il 35enne erano scattati gli arresti domiciliari.
Oggi, al Tribunale di Aosta, si è tenuto il processo in cui all’imputato è stato inflitto un anno di reclusione. La pena comminata dal giudice Maurizio D’Abrusco accoglie integralmente la richiesta avanzata dal pm Giovanni Roteglia. A dibattimento, il difensore dell’imputato, l’avvocato Nicola Ottaviani, ha sottolineato che il suo assistito già si trovasse nel locale, mentre l’ex moglie è entrata successivamente. La tesi d’accusa però sosteneva non soltanto che, visto il divieto di avvicinamento, l’imputato avrebbe dovuto lasciare il bar, ma anche che lui si trovasse lì, cosciente che il locale rientrasse tra quelli abitualmente frequentati dalla donna.