Seminuda, ubriaca, accerchiata da una trentina di ragazzi e ragazze che la spingevano, palpeggiavano e cercavano di spogliarla completamente. Questo quanto vissuto da una ragazzina di 13 anni che, ieri sera, in piazza Diamare a Cassino è stata salvata da un adulto che ha allertato immediatamente la polizia e il personale Ares 118.
“Sono stato chiamato da una mia conoscente che mi ha riferito quanto stava accadendo sotto i suoi occhi in piazza – racconta Giorgio Pistoia, video maker- credevo fosse la solita lite fra adolescenti ma quando, appena voltato l’angolo, mi sono ritrovato a dover assistere a una scena surreale da adulto mi sono sentito male. Questa bimba, perché a 13 anni si è ancora bambini, in stato di alterazione psicofisica, che cercava di scappare seminuda e veniva invece sballottata da una parte all’altra da almeno una trentina di adolescenti che la insultavano“.
Quando la polizia è arrivata sul posto è riuscita a raccogliere qualche informazione che ha consentito l’identificazione della ragazzina. La stessa ha poi riferito agli agenti di essere uscita in compagnia di un’amica che “mi ha detto di vestirmi in maniera succinta altrimenti non sarei stata più sua amica. E poi mi ha detto di prendere una caramella bianca e di limonare con almeno 20 ragazzi. Altrimenti lei non avrebbe più voluto essere mia amica“. Un racconto che ovviamente è ora al vaglio degli agenti della polizia del commissariato di Cassino ma che se risultasse vero sarebbe di una gravità inaudita.
La 13 enne è stata poi portata al pronto soccorso del Santa Scolastica dove è stata assistita sia a livello medico che a livello psicologico. È stata sottoposta anche agli esami tossicologici ma sul risultato c’è il massimo riserbo. L’intera sequenza è stata inoltre filmata da alcuni dei ragazzi presenti e non si esclude che il video possa essere stato già pubblicato sulla rete.
“La cosa che più mi ha lasciato amareggiato – ha concluso Pistoia- è che decine di persone si sono fermate per guardare e ridere di quanto accadeva senza prendere alcun provvedimento di tutela nei confronti di quella povera ragazza”.