Sentenza Mollicone, Roberta Bruzzone: “Ci sono punti carenti su cui stiamo lavorando”

Delitto di Arce - La criminologa accompagnata dall'avvocato di parte civile, Federica Nardoni, a confronto con il Pm Siravo

Sono giorni di fibrillazione e grande lavoro per la Procura di Cassino impegnata a stilare il ricorso avverso alla sentenza di assoluzione dei cinque imputati per l’omicidio di Serena Mollicone. Dieci giorni fa la pubblicazione delle motivazioni della sentenza che, il 15 luglio 2022, ha portato i giudici della Corte d’Assise del tribunale di Cassino a scagionare Franco, Marco ed Anna Maria Mottola, Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.

A dare il suo contributo, come consulente di parte nominato da Armida Mollicone, sorella di Guglielmo e zia di Serena, anche la criminologa Roberta Bruzzone che questa mattina accompagnata dall’avvocato di parte civile Federica Nardoni e dall’avvocato dello Stato Maurizio Greco, ha avuto un lungo colloquio di confronto con il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo.

“Ci sono spazi sui quali possiamo lavorare – ha spiegato Roberta Bruzzone – perché in alcuni punti le motivazioni sono carenti. Sono certa che riusciremo, con un lavoro di squadra, a far emergere la verità in Corte d’Appello”.

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Angela Nicoletti
Angela Nicoletti
Angela Nicoletti, giornalista professionista iscritta all’albo dal 1998 si occupa di cronaca e giudiziaria sia in provincia di Frosinone che a livello nazionale. Ha collaborato e collabora con le prestigiose testate: Il Mattino di Napoli e Il Tempo. Dal 2001 è la referente per il basso Lazio dell’agenzia giornalistica AGI. Le sue inchieste giornalistiche sono sfociate anche in delicate indagini della magistratura. Nel 2018 è stata insignita del premio letterario e giornalistico dedicato a Piersanti Mattarella con un reportage sui beni confiscati alla criminalità organizzata

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