Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, dottor Claudio Marcopido, ha convalidato il sequestro e disposto il sequestro preventivo di un ampio sito industriale situato nella zona industriale di Villa Santa Lucia, un tempo cuore dell’informazione del Centro Italia e oggi completamente abbandonato.
L’area, appartenente per decenni al gruppo editoriale Ciarrapico, ospitava le rotative che stampavano quello che un tempo erano i principali quotidiani del Lazio meridionale e del Molise. Oggi, però, è finita al centro di un’inchiesta giudiziaria per gestione illecita di rifiuti.
Il provvedimento riguarda tre imprenditori indagati per violazione dell’art. 256 commi 1 e 3 del D.Lgs. 152/2006. Secondo quanto riportato nel verbale di sequestro, i tre avrebbero utilizzato l’area per attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento e commercio di rifiuti senza le necessarie autorizzazioni.
Nel corso dei controlli effettuati il 20 ottobre 2025, i Carabinieri hanno rinvenuto quintali di rifiuti di varia natura, tra cui materiale di risulta edilizio, autovetture d’epoca, residui metallici e materiale elettrico proveniente da aziende che si occupano di luminarie per le festività natalizie. Secondo gli inquirenti, parte dei rifiuti sarebbe giunta anche da imprese operanti nella stessa area industriale.
Il GIP Marcopido ha ritenuto legittimo il sequestro, “stante l’urgenza e il rischio concreto di ulteriori condotte illecite”, disponendo il mantenimento dei sigilli per evitare l’aggravarsi della situazione ambientale. Un provvedimento che segna un nuovo capitolo nella storia di un luogo simbolico: da fucina di giornalisti e centro nevralgico dell’informazione, a teatro di un’inchiesta per inquinamento e degrado.