Un’importante operazione a tutela dell’ambiente è stata condotta nei giorni scorsi dai militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Forestale del capoluogo.
Nel corso dei controlli, i militari hanno proceduto al sequestro di una ingente quantità di rifiuti speciali pericolosi, rinvenuti all’interno delle pertinenze di un opificio situato nel territorio del Frusinate. I rifiuti risultavano depositati in modo del tutto incontrollato direttamente su un terreno vegetale, privo di qualsiasi sistema di impermeabilizzazione.
Gli accertamenti hanno permesso di rilevare la presenza di circa quindici mezzi pesanti fuori uso — tra trattori, cabine motrici e parti di autocarri — oltre a un’autovettura dismessa, numerosi componenti di carrozzeria, onduline per coperture, sfridi di asfalto e materiale plastico di varia natura. Molti dei veicoli conservavano ancora parti meccaniche, batterie, oli e altri liquidi potenzialmente altamente inquinanti, con evidenti rischi per il suolo e l’ambiente circostante.
A seguito delle violazioni riscontrate, il responsabile della società proprietaria dell’impianto industriale è stato denunciato all’Autorità giudiziaria. A suo carico è stata contestata la violazione dell’articolo 255-ter del Decreto Legislativo 152/2006 (Testo Unico Ambientale), introdotto dal recente D.Lgs. 116/2025, noto come normativa “Terra dei Fuochi”, che per questa tipologia di reato prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni.
L’operazione rientra nell’ambito della costante attività di controllo, prevenzione e repressione svolta dai Carabinieri Forestali, finalizzata alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, spesso messe a rischio da pratiche illegali legate alla gestione illecita dei rifiuti.