Ceccano – “Da settimane, nella nostra città come nel resto d’Italia, si parla molto di sicurezza pubblica. Ma per chi amministra una comunità, grande o piccola che sia, garantire ordine e incolumità ai cittadini significa prima di tutto ascoltarli e agire insieme a loro”. Inizia così la nota diffusa dal collettivo Ceccano2030, che interviene sul tema della sicurezza urbana e della gestione del territorio, sollevando una serie di interrogativi sull’efficacia dei sistemi di controllo e sulla manutenzione degli spazi pubblici.
“Non si può – scrive il gruppo – aspettare che accada qualcosa di grave per intervenire. Occorrono decisioni trasparenti e azioni tempestive, a partire proprio dalle segnalazioni che ogni giorno arrivano dai cittadini”.
Nel mirino del collettivo ci sono in particolare le telecamere e le fototrappole acquistate dal Comune negli ultimi anni, di cui però – sottolineano – “non si è mai saputo quante siano, se funzionino davvero e chi le controlli”. Secondo Ceccano2030, questi strumenti potrebbero essere fondamentali per prevenire episodi di vandalismo e degrado in luoghi simbolici della città come Castel Sindici, la stazione ferroviaria o la villa comunale, che – denunciano – “da giorni viene lasciata aperta perché il cancello risulta ancora rotto”.
“La villa, di notte, diventa preda di vandali e di automobilisti che entrano con le proprie vetture per fare i propri comodi – scrive ancora il collettivo – in mezzo a cavi elettrici non interrati, staccionate divelte e muri pericolanti”. Una situazione che, secondo gli attivisti, mette a rischio l’incolumità dei cittadini e richiede un intervento immediato di messa in sicurezza.
Gli interrogativi
Ceccano2030 chiede risposte chiare: “Le telecamere di videosorveglianza hanno inquadrato chi ha vandalizzato e abusato della villa comunale? Quante ce ne sono nei pressi? Quanto costa il servizio di videosorveglianza? Quando si riparerà il cancello e chi si occuperà di aprire e chiudere la villa?”. Domande che si allargano anche ad altri aspetti del decoro urbano: “Quando verranno messi in sicurezza i marciapiedi, sistemate le strade, riparati i pali della luce e riqualificata l’area del cimitero?”.
“Ad alcuni – prosegue la nota – queste osservazioni potranno sembrare polemiche pretestuose, ma in realtà rappresentano un esempio di dialettica politica sana, finalizzata al superamento di uno stato comatoso in cui sembra essere sprofondata la nostra città. Ceccano ha bisogno di programmazione e visione, non di affidarsi soltanto a tecnici comunali navigati”.
Il collettivo conclude con un appello: “La sicurezza delle cittadine e dei cittadini impone tempi celeri e interventi concreti. Le emergenze sono note a tutti: è tempo di cominciare ad affrontarle con la massima trasparenza e con il più ampio dialogo possibile”.