C’è chi davanti a un periodo difficile si chiude, e chi invece sceglie di trasformare il dolore in forza. Gianmarco Carlini, 27 anni, di Ceccano, ha deciso di farlo nel modo più radicale: attraversare a nuoto lo Stretto di Messina, uno dei tratti di mare più affascinanti e difficili al mondo. Non è una follia sportiva né un’impresa da social. È un atto di coraggio e solidarietà, nato dal desiderio di trasformare le proprie fatiche in qualcosa di utile per gli altri.
Emma, il motivo di tutto
La vera protagonista di questa storia si chiama Emma. Una bambina che convive con la SMA (Atrofia Muscolare Spinale), una malattia rara che limita progressivamente le capacità motorie. Dietro al suo sorriso ci sono terapie costose, cure continue, sacrifici enormi che la sua famiglia affronta ogni giorno.
È pensando a lei che Gianmarco ha deciso di mettersi in gioco. La sua traversata avrà lo scopo di raccogliere fondi a favore dell’associazione “Una SMAmma per amica” di Tecchiena, che sostiene Emma e le sue battaglie quotidiane. Ogni bracciata sarà un gesto concreto di vicinanza, un modo per dire che nessuno deve sentirsi solo di fronte a una prova così grande.
Non è solo sport, è resistenza
Oggi 9 settembre Gianmarco affronterà correnti insidiose e mare imprevedibile. Ma la sua impresa non si misura in minuti o chilometri: si misura nella forza di un messaggio. Nuotare nello Stretto significa dimostrare che, con coraggio e determinazione, anche le sfide più dure si possono affrontare. Significa trasformare la fatica personale in speranza condivisa.
Un ponte di solidarietà
Il mare separa due terre, ma Gianmarco ha deciso di attraversarlo per unire. Da una parte c’è la sua storia di rinascita, dall’altra c’è Emma con la sua lotta quotidiana. In mezzo ci sono tutti coloro che vorranno sostenere questa impresa, con una donazione, una condivisione, un pensiero. – QUI IL LINK PER LA DONAZIONE –
Il vero traguardo non sarà toccare l’altra riva, ma sapere che grazie a questo gesto Emma potrà contare su un aiuto in più. Perché la solidarietà, proprio come il mare, non conosce confini.