Serie B – Turno infrasettimanale al ‘Paolo Mazza’, dove il Frosinone andrà a fare visita alla Spal in cerca di riscatto dopo la rocambolesca confitta interna con il Parma (3-4). Di fronte due formazioni entrambe reduci da un turno sfavorevole: come suddetto, i giallazzurri stoppati nella loro cavalcata dagli emiliani, gli estensi dal ko per 3-0 in casa del Genoa. Proprio il Grifone, grazie alla vittoria sugli spallini, approfittando del passo falso dei ciociari, ha accorciato le distanze dalla capolista Frosinone che resta in cima alla classifica ma a +9. Classifica che non sorride certo al club allenato da Massimo Oddo, terzultimo della classe con 25 lunghezze e in pieno caos. Difatti, dopo la sconfitta contro il Genoa, il presidente Joe Tacopina sembrerebbe aver messo in discussione il direttore tecnico Fabio Lupo, da cui starebbe pensando di separarsi prima del tempo, con il ‘divorzio’ che potrebbe essere imminente. Le sue mansioni dovrebbero essere affidate al diesse Armando Ortoli. Confermato, invece, a dispetto dei rumors circolati su un possibile ritorno di De Rossi, la guida Massimo Oddo. In attesa del match, il cui fischio d’inizio è fissato per domani, mercoledì 1 marzo, alle 20.30, abbiamo analizzato aspettative e ambiente ferraresi grazie al punto di vista del collega Alessandro Orlandin, giornalista della testata ‘Lo Spallino’.
L’analisi di Alessandro Orlandin
“La Spal non arriva bene all’appuntamento, soprattutto dopo la sconfitta di Genova – esordisce Orlandin -. Nella partita del “Ferraris” la squadra ha perso tre giocatori per infortunio e la sensazione al momento è che il recupero non sia possibile per il turno infrasettimanale. Nella peggiore delle ipotesi dovrà rinunciare ad Alfonso, Varnier e Valzania e c’è un grosso punto interrogativo anche sulle condizioni di Peda e Fetfatzidis. Moralmente sembra altrettanto ammaccata. Il passivo incassato dal Genoa è stato troppo ampio nelle proporzioni, ma rischia comunque di lasciare il segno. L’ambiente chiede alla squadra di giocarsela con coraggio per mantenere la categoria, ma bisogna vedere se la pressione sarà uno stimolo o un peso. Negli ultimi mesi, soprattutto in casa, è sembrato un peso e questo ha contribuito a dare vita a una classifica terribile. L’andamento recente ha inevitabilmente appesantito il clima, anche se c’è sempre la speranza di una scintilla, di una svolta, che possa avviare una risalita in classifica. Battere la capolista potrebbe senz’altro riaccendere la fiducia, ma c’è anche la consapevolezza di essere di fronte a una squadra con grossi limiti e che potrebbe facilmente rimanere vittima delle proprie incertezze”.
Alla domanda circa che partita è lecito aspettarsi, il giornalista spiega: “Dipenderà in gran parte dagli uomini effettivamente a disposizione di Oddo e dalle condizioni fisiche dei reduci di Genova. Servono punti al più presto e quindi non credo verrà impostata una partita di carattere esclusivamente difensivo, perché implicherebbe accettare la superiorità del Frosinone. Per cui immagino che la SPAL inizierà con accortezza, cercando di colpire il Frosinone nei suoi pochi punti deboli. Sapendo che il margine d’errore è minimo, perché di fronte trova una squadra compatta e che sa sempre cosa fare. D’altra parte sarà anche interessante vedere l’approccio iniziale del Frosinone dopo la sconfitta col Parma. Immagino che anche la squadra di Grosso possa essere a proprio agio nell’aspettare la SPAL per tentare di punirla in ripartenza, visto che quello è uno dei principali problemi dei biancazzurri. La SPAL non ha particolari punti di forza, altrimenti non sarebbe in fondo alla classifica. Si deve aggrappare alle giocate e alle personalità di Radja Nainggolan e sperare che La Mantia ritrovi il tocco magico che aveva contraddistinto il suo avvio di stagione. Sfortunatamente questa è una squadra che non sa mantenere i vantaggi e commette almeno un paio di errori difensivi piuttosto gravi per ciascuna partita. In più c’è davvero poca qualità nelle alternative. E con gli infortuni dell’ultima settimana la situazione s’è aggravata. Il Frosinone ha dalla sua le certezze accumulate lungo il percorso: quelle di un gruppo ben assortito e che sa mettere in pratica quasi sempre il piano dell’allenatore. In più può fare affidamento su diverse soluzioni, soprattutto da metà campo in avanti. La formazione dipenderà dalle notizie dall’infermeria. Sarei sorpreso se Oddo fosse in grado di recuperare Alfonso, Varnier e Valzania. Se dovessero mancare tutti e tre vedremmo una tra Brazao e Pomini in porta, il terzetto difensivo con Arena, Meccariello e Dalle Mura; Dickmann e Tripaldelli esterni in un centrocampo a quattro con Prati quasi sicuro del posto e uno tra Zanellato e Murgia ad affiancarlo. Sulla trequarti Nainggolan (o Maistro, se Oddo pensasse di far rifiatare un po’ il Ninja) e la coppia La Mantia-Moncini in avanti”.
Quindi uno sguardo più ampio alla classifica: “Dopo 26 giornate la classifica è sempre veritiera e al massimo si può recriminare su margini di 2-3 punti. La differenza principale con i campionati precedenti è che mancano squadre palesemente deboli: appena un anno fa ce n’erano tre in fondo alla classifica che si ritrovavano con distacchi di 10 punti dalla zona playout. Ora le distanze sono più limitate e questo sta aumentando l’incertezza, che già di per sé è una caratteristica distintiva della B. Il Frosinone fino ha legittimato la sua superiorità soprattutto con la continuità di risultati, che significa tanto. Dodici punti sulla terza con altrettante partite da giocare sono un capitale notevole. Dietro al Frosinone credo proprio che la corsa continuerà fino all’ultima giornata, un po’ come accaduto nella stagione 2021/2022”, conclude Alessandro Orlandin.
Qui Frosinone
Per gli uomini di mister Fabio Grosso, la trasferta in Emilia-Romagna è quasi la ‘missione’ per il riscatto. Il blitz dei ducali in terra ciociara ha lasciato diversi spunti di riflessione. Per una notte, i leoni sono tornati più umani e hanno lasciato spazio a qualche disattenzione e inesattezza di troppo. Quella sconfitta deve restare un ‘unicum’. Ai giallazzurri, lo scorso venerdì, non è bastata neppure la superiorità numerica con i crociati che hanno messo a segno una vera e propria impresa terminando il match in 9. Ma la prima sconfitta in casa va subito archiviata. Oggi si pensa solo alla Spal e non lasciare margini ulteriori alle inseguitrici, sebbene il solco scavato in questi mesi da un super-Frosinone sia abbastanza ampio. Ma non bisogna adagiarsi sugli allori. La preparazione per questa trasferta prosegue dunque spedita al ‘Città dello Sport’ di Ferentino. Ieri riscaldamento, lavoro tattico e palle inattive, questo il programma. Parzialmente in gruppo Caso. Lavoro differenziato per Szyminski. Questa mattina la rifinitura, poi la partenza per Ferrara. Stando agli ultimi bollettini dal campo, mister Fabio Grosso dovrebbe poter contare su tutti i suoi uomini a disposizione, tranne gli squalificati Boloca e Cotali. In virtù dei tre impegni in nove giorni, il tecnico dei frusinati sicuramente ricorrerà ad un parziale turn over. Questo il possibile starting eleven: (4-3-3) Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Frabotta; Rhoden, Mazzitelli, Kone; Insigne, Mulattieri, Garritano.

Direzione arbitrale
Sarà il signor Francesco Meraviglia della sezione di Pistoia a dirigere la gara Spal-Cittadella, gara valida per la 27.a giornata del campionato di Serie B in programma mercoledì 1 marzo allo stadio ‘Mazza’ di Ferrara. Gli assistenti designati saranno i Antonio Vono di Soverato (Catanzaro) e Francesco Cortese di Palermo. Il Quarto Uomo sarà il signor Andrea Calzavara di Varese. Al Var è stato designato il signor Gianluca Manganiello di Pinerolo (To), Avar il signor signor Giacomo Paganessi di Bergamo.
