Stirpe al Festival dello Sport Raccontato: “Frosinone, passione e identità. Alvini? Ha l’umiltà giusta”

Serie B - Il presidente ha rilasciato un’intervista intensa e ricca di spunti, dialogando con il giornalista Claudio Giambene

Serie B – Nel corso del Festival dello Sport Raccontato tenutosi a Veroli, il presidente del Frosinone Calcio, Maurizio Stirpe, ha rilasciato un’intervista intensa e ricca di spunti, dialogando con il giornalista Claudio Giambene su temi che hanno attraversato la sua lunga esperienza nel mondo del calcio: dalle origini della sua avventura in giallazzurro fino alle sfide dell’attualità.

L’esordio nel calcio e l’acquisto del Frosinone

Stirpe ha aperto il suo intervento raccontando l’inizio di tutto, quando ancora il calcio era lontano dai suoi pensieri: “Ero impegnato nel lavoro d’ufficio, immerso nella routine quotidiana. Un giorno mio padre entrò e mi disse che mi vedeva troppo affaticato, senza stimoli. Fu lui a suggerirmi di impegnarci in qualcosa di diverso. Così rilevammo il Frosinone, squadra a cui la mia famiglia ha sempre guardato con affetto”.

Il rapporto con Angelozzi e il futuro mancato da presidente

Spazio anche al direttore sportivo Guido Angelozzi, figura centrale nel recente passato del club: “Avevo detto che se ci fossimo salvati in Serie A, avrei passato il testimone a lui. Era una battuta, ma non troppo: venivo da un periodo molto stressante e pensavo seriamente di prendermi una pausa”.

La stagione 2024/25 e il peso della retrocessione

Ripercorrendo le difficoltà dell’ultimo campionato, Stirpe ha sottolineato le conseguenze psicologiche della discesa in Serie B: “L’anno scorso abbiamo provato a ripartire, ma l’obiettivo principale era evitare ulteriori danni. Una retrocessione è una ferita profonda. Dal giorno dopo ho parlato chiaro con i giocatori: chi non se la sentiva, doveva andarsene. Restare con la testa rivolta al passato non porta nulla di buono. E infatti è stato un anno durissimo”.

La scelta di Alvini e i valori condivisi

L’arrivo del nuovo tecnico, Massimiliano Alvini, è stato ispirato da criteri ben precisi: “Quello che mi ha colpito è stata la sua semplicità unita a un grande entusiasmo. Nella nostra campagna abbonamenti abbiamo messo al centro parole come umiltà, coraggio, identità. E lui, pur non sapendolo, incarna proprio questo spirito. Esonerarlo? In realtà non sono il tipo da cambi in corsa, non lo avrei fatto nemmeno l’anno passato”.

Un calcio che cambia: tra sponsor, sostenibilità e infrastrutture

Stirpe ha poi allargato il discorso al contesto economico del calcio italiano: “Oggi serve una visione più ampia. Gli sponsor non possono esserci solo quando si vince: devono essere parte del progetto anche nei momenti bui, per senso di appartenenza e sostegno morale. I ricavi da botteghino aiutano, ma servono fondi anche per migliorare le infrastrutture. Per questo puntiamo sulla competenza e sulla capacità di scoprire giovani talenti”.

Frosinone e il senso di appartenenza

L’attenzione ai giocatori di proprietà è un altro punto cardine della gestione Stirpe: “Vogliamo costruire legami veri con il territorio. I contratti devono essere solidi, sì, ma contano anche i sentimenti. Quando le cose vanno male, troppi pensano solo a tornarsene a casa il prima possibile”.

I giovani al centro del progetto

Infine, il presidente ha espresso un chiaro desiderio: valorizzare le nuove leve. “Ho chiesto espressamente ad Alvini di lavorare con i giovani. I ragazzi più esperti avranno un ruolo importante, ma dobbiamo dare spazio a chi rappresenta il futuro. Penso a Palmisani, Schietroma, Befani: nomi che, se messi nelle condizioni giuste, possono sorprendere”.

Un’intervista che ha messo in luce il lato umano e strategico di un presidente che, nonostante le difficoltà, continua a investire con passione nel suo progetto sportivo.

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day e come presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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