Nuovo bagno di sangue in Sudan. Le Forze di supporto rapido (Rsf), milizie paramilitari impegnate da oltre due anni in un sanguinoso conflitto con l’esercito regolare, hanno attaccato il campo profughi di Abu Shouk, nel Darfur settentrionale, già duramente provato dalla carestia. Secondo quanto riferito dai soccorritori locali, il bilancio provvisorio parla di almeno 40 civili uccisi e 19 feriti. Lo riportano i media esteri e nazionali.
La Sala di Pronto Soccorso del campo ha denunciato che i miliziani hanno fatto irruzione aprendo il fuoco dentro le abitazioni e per le strade, colpendo indiscriminatamente la popolazione. Abu Shouk si trova a nord di El-Fasher, ultima città della regione del Darfur occidentale ancora sotto il controllo dell’esercito sudanese.
Il Sudan è precipitato nella guerra civile nell’aprile 2023, quando le Rsf, guidate da leader di origine araba, hanno ingaggiato un conflitto aperto contro le forze armate nazionali. La lotta per il potere ha provocato atrocità ripetute, sfollamenti di massa e una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case e intere comunità allo stremo.