“Il gesto suicidario: comprenderlo per prevenirlo”. Questo il titolo dell’appuntamento che si terrà il prossimo sabato 5 ottobre, alle ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Alatri – “Luigi Ceci”, in Piazza Santa Maria Maggiore. L’evento, a cura di AMA – Associazione Auto Mutuo Aiuto Ceprano e Provincia di Frosinone OdV, è incentrato sulla prevenzione del suicidio e sull’elaborazione del lutto per suicidio.
Un fenomeno inquietante quello dei suicidi, soprattutto tra giovani e giovanissimi, che da inizio anno sta interessando l’intera provincia di Frosinone. In particolare, dall’otto maggio all’11 settembre, in Ciociaria si contano ben 17 vittime la metà delle quali giovani, tra i 16 ed i 34 anni. Oltre 20 i tentati suicidi registrati nello stesso arco temporale. L’ultimo nella notte tra lunedì e ieri, proprio ad Alatri. Numeri impressionanti che impongono una riflessione e, soprattutto, un impegno da parte delle Istituzioni per contrastare il fenomeno.
All’incontro si sabato interverrà il Dottor Antonio Loperfido Psicologo Clinico e Psicoterapeuta. Psicologo, formatore, psicoterapeuta, docente a contratto del Corso di Laurea in Infermieristica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Udine, coordina “L’osservatorio del suicidio e del parasuicidio” del Dipartimento di Salute Mentale di Pordenone. L’accompagnamento musicale sarà a cura dei Golden Soul – Debora Camilli voce e Lorenzo Cellupica al piano. L’evento è promosso dal Comune di Alatri settore Servizi Sociali.
Sopravvivere al suicidio di una persona amata
“È cosa nota che perdere una persona cara, inizialmente, consegna chi rimane ad un abisso di solitudine. Perderla per suicidio consegna i sopravvissuti all’abisso più profondo: quello in cui, un taglio unilaterale, violento, netto e irreparabile, fa morire non solo la persona amata ma anche una parte cardinale di quel noi psicologico e sociale costruito insieme nel corso degli anni. Il lutto per suicidio non è uguale a nessun altro tipo di lutto. Questo lutto è interamente pervaso da numerosi sensi di colpa e da sentimenti di vergogna, genera una serie di interrogativi che squalificano gran parte di tutto ciò che i sopravvissuti hanno fatto nella loro esistenza. Inoltre, è risaputo che l’impatto sociale e psicologico di un suicidio sulla famiglia e sulla comunità è incalcolabile. – Spiegano dall’organizzazione – L’incontro verterà principalmente ad analizzare i vissuti psicologici del suicida e dei sopravvissuti al suicidio di un proprio caro; come affrontare i numerosi perché che si pongono i sopravvissuti, come continuare a sentirsi vivi, come riappropriarsi del coraggio, della fantasia, della creatività e come ridare un senso alla propria esistenza. Inoltre, si cercherà di valutare in che modo fare attività di prevenzione del fenomeno”.