Supporto per la formazione e il lavoro, 350 euro mensili per chi partecipa alle misure: come fare domanda

L’accesso alla misura comporta un impegno a prendere parte alle iniziative di attivazione lavorativa e ad accettare le offerte di lavoro

Frosinone – L’amministrazione comunale, mediante l’assessorato al welfare di Fabio Tagliaferri, comunica che dal 1° settembre 2023 è possibile fare domanda per accedere al Supporto per la Formazione e il lavoro (SFL), un percorso individuale predisposto sulle capacità, attitudini e competenze di ciascun partecipante al fine di favorire l’inserimento o il reinserimento lavorativo. Nell’ambito di questa misura, sono previsti diversi interventi (orientamento, corsi di formazione, tirocini, percorsi per l’istruzione degli adulti di primo livello presso il Cpia, servizio civile universale, attività di volontariato presso enti del terzo settore), tra cui la partecipazione a progetti utili alla collettività presso il Comune di Frosinone.

In particolare, il SFL è destinato ai singoli componenti dei nuclei familiari di età compresa tra i 18 e i 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare in corso di validità non superiore a 6.000 euro annui, al cui interno non siano presenti minori, ultrasessantenni, persone con disabilità oppure in condizioni di svantaggio presi in carico dai servizi sociosanitari.

Il SFL prevede il pagamento di una indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, pari a un importo mensile di 350 euro. Tale importo è erogato per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità, mediante bonifico mensile da parte dell’INPS ed è condizionato all’effettiva partecipazione alle attività sopra indicate. L’accesso alla misura comporta infatti un preciso impegno a prendere parte alle iniziative di attivazione lavorativa e ad accettare le offerte di lavoro che abbiano le caratteristiche indicate dalla stessa normativa.

La domanda può essere presentata, dal 1° settembre 2023, direttamente dal sito INPS, accedendo al servizio online tramite SPID, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o Carta di Identità Elettronica, oppure rivolgendosi ai patronati. Dal 1° gennaio 2024 la domanda potrà essere presentata anche tramite i Centri di Assistenza fiscale.

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