Doveva essere un fine settimana all’insegna della natura e della condivisione, ma si è trasformato in una delle peggiori tragedie ambientali degli ultimi anni. In Texas, nella contea di Kerr, l’esondazione improvvisa del fiume Guadalupe ha devastato Camp Mystic, un campo estivo cristiano frequentato da circa 750 ragazze, travolto nella notte da un’onda di fango e detriti che ha cancellato ogni cosa sul suo cammino.
Il bilancio è drammatico e in continua evoluzione: almeno 80 le vittime confermate, tra cui 28 bambini. Le autorità locali parlano di un evento senza precedenti, come raccontano i media nazionali ed esteri.
Fra le vittime c’è anche la direttrice del campo estivo mentre almeno 10 bambine risultano ancora disperse. L’ondata che ha travolto la struttura si è generata in meno di un’ora, quando il livello del fiume è salito di oltre otto metri, trasformando il corso d’acqua in una valanga liquida senza possibilità di scampo per chi si trovava nelle vicinanze.
I soccorsi, coordinati da centinaia di operatori e volontari, hanno salvato più di 850 persone in 36 ore, ma le ricerche continuano senza sosta, nella speranza di ritrovare i dispersi ancora in vita.
A peggiorare la situazione, l’assenza di un sistema di allerta precoce nella zona. Gli abitanti della contea e i campeggiatori sono stati colti di sorpresa da quella che viene ormai descritta come una sorta di “tsunami di fango”, impossibile da prevedere e gestire.
Nel frattempo, numerosi familiari e volontari accorsi da tutto lo Stato si sono radunati nei pressi dell’area per supportare le operazioni o cercare notizie dei propri cari. Le autorità hanno disposto l’evacuazione di tutte le zone limitrofe al fiume, ancora considerate a rischio per il perdurare delle condizioni meteorologiche avverse.