Un reparto che in emergenza gestisce in poche ore tre parti cesareo non programmati che hanno salvato la vita di gestanti e bimbi. Alla luce di quanto avvenuto, nei giorni scorsi, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia del ‘Santa Scolastica’, un tempo fiore all’occhiello della sanità provinciale, il sindaco di Cassino, Enzo Salera, ha preso carta e penna e inviato una lettera al Presidente della Giunta Regionale, Francesco Rocca. Un atto finalizzato a ottenere un immediato incontro-confronto. Nella missiva, inviata per conoscenza anche al Commissario dell’Asl di Frosinone, Sabrina Pulvirenti, il primo cittadino scrive “porgo alla sua attenzione la drammatica situazione relativa all’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Cassino e, più in generale, del servizio ginecologico territoriale. Pochi giorni fa, presso l’ospedale di Cassino, solo grazie al tempestivo quanto provvidenziale intervento di una ginecologa in reperibilità, proveniente da un paese vicino, sono stati effettuati ben tre parti cesarei in condizione di urgenza, in un reparto che contava esclusivamente sulla presenza di un medico a contratto, peraltro in pensione”.
“Tutto ciò è grave se si pensa all’elevato rischio corso dalle tre neo mamme e dai rispettivi figli, letteralmente salvati dalla ginecologa costretta a precipitarsi al ‘Santa Scolastica’ per evitare che si il tutto si trasformasse in dramma, una situazione da tempo insostenibile, a maggior ragione alla luce del vasto bacino d’utenza – è bene ricordarlo, anche extra regionale – del polo ospedaliero della nostra Città”. “Ciononostante, presso il Santa Scolastica, risultano in servizio, allo stato attuale, 3 ginecologi, di cui 1 esonerato dal servizio notturno e dalla reperibilità. A Frosinone invece, sono 16 i ginecologi assegnati ed 8 a Sora, a cui si aggiunge un medico sumaista che si occupa di diagnosi prenatale. Peraltro, in tutto il distretto “D” (di cui Cassino è riferimento) che è a servizio di oltre 110mila residenti, nessun ginecologo territoriale risulta assegnato al consultorio dell’ASL”.
“E questo naturalmente preclude agli utenti ogni possibilità di poter fruire di un servizio ginecologico pubblico e dunque gratuito, costringendo, giocoforza, chi è chiamato ad affrontare una gravidanza, a rivolgersi ad un privato. Eppure il ‘Santa Scolastica’ fa registrare numeri assimilabili allo Spaziani di Frosinone: oltre 8100 ricoveri, più di 54mila giorni di degenza e ben 32mila interventi all’anno registrati a Cassino nel solo anno 2022 (dato ufficiale Asl). Numeri che ne confermano l’importanza e la strategicità per un territorio di confine come il nostro. Tale quadro denota una situazione insostenibile, una disparità inaccettabile, che va affrontata senza esitazioni, con rapidità e risolutezza”.