Tragedia sulla Marmolada, a 3mila metri di altezza: nella giornata di ieri un vasto seracco di ghiaccio è crollato sul gruppo montuoso delle Alpi orientali al confine tra la provincia di Trento e quella di Belluno, nonché il più alto delle Dolomiti. La valanga ha travolto il nutrito gruppo di alpinisti. Morti, feriti, dispersi: un bilancio drammatico. Al momento si parla di 6 vittime accertate, otto feriti e 17 dispersi.
Quattro dei sei deceduti sono stati già identificati: si tratta di tre cittadini italiani, mentre il quarto è di nazionalità ceca. Fra i dispersi ci sono sicuramente altri italiani, tedeschi e cechi, e forse anche romeni.
Secondo le prime informazioni fornite dal Soccorso Alpino, il distacco si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca. Una valanga di ghiaccio e detriti, un boato assurdo. La portata dell’evento lascia presagire il peggio: stando a quanto riportato dalla stampa nazionale, il Soccorso Alpino nutre scarse speranze di ritrovare altri sopravvissuti.
I soccorritori si sono trovati davanti uno scenario infernale, una carneficina tale da rendere difficile anche l’identificazione stessa delle vittime. Questa mattina, dopo lo stop notturno, sono riprese le ricerche.