Truffa del catalogo, la frode porta a porta continua a mietere vittime: occhio alla ‘firmetta’

I malintenzionati, con la scusa di una firma su una ricevuta per la ricezione di un catalogo o di una tessera sconti, attivano un contratto

La truffa del catalogo è una delle frodi porta a porta che sta mietendo più vittime negli ultimi mesi. I malintenzionati, con la scusa di una semplice firma su una ricevuta per la ricezione di un catalogo o di una tessera sconti, attivano un contratto in cui l’ignara vittima si impegna a pagare cifre che possono arrivare fino a 9000 euro. Alla porta della vittima si presenta una persona di bella presenza che, in cambio della consegna di un catalogo con non meglio specificati “sconti speciali”, chiede una “firmetta” sulla ricevuta di consegna. In realtà non si tratta affatto di una semplice ricevuta ma quello firmato è un vero e proprio contratto capestro che impegna il consumatore ad acquistare svariati oggetti al costo di migliaia di euro.

L’obiettivo dei truffatori, quindi, una volta estorta la firma del contratto, diventa quello di far trascorrere i 30 giorni durante i quali il consumatore potrebbe esercitare il suo diritto di recesso dall’acquisto. Trascorso un mese, a casa del malcapitato si presenta un nuovo venditore che, presentando la firma del contratto, minaccia di avviare una causa legale qualora non si voglia effettuare il pagamento stabilito. Comprensibilmente presi dal panico, molti procedono al pagamento di diverse migliaia di euro.

Come difendersi dalla truffa del catalogo

Le vittime della truffa del catalogo sono in continuo aumento per un fenomeno che non riguarda solo gli anziani:

  • per difendersi è bene ricordare di controllare sempre ciò che si sta firmando non cadendo nel tranello del “mi basta una firmetta qui”;
  •  farsi rilasciare sempre una copia di quello che si è firmato è un’abitudine che è bene assumere: se si tratta effettivamente di una ricevuta non ci saranno problemi. Nel caso invece di un contratto/truffa avrete la possibilità di annullare il vostro impegno;
  • è importante agire prima che scadano i 30 giorni dal vostro acquisto per poter così annullare l’impegno di pagamento estorto con l’inganno senza dover poi pagare alcunché.
  • in ogni caso anche dopo i 30 giorni è possibile rimediare contestando il contratto quindi nessuna paura: grazie all’intervento dei nostri esperti ogni anno riusciamo ad ottenere l’annullamento di migliaia di contratti capestro. – Fonte www.consumatori.it –
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