“A Natale siamo tutti più buoni” è una frase che certamente non funziona con i truffatori, anzi. I malfattori sono proprio pronti a sfruttare la propensione del momento di molti, che sono più disponibili a fare donazioni in favore di varie cause. Malviventi senza scrupoli sfruttano proprio la generosità degli utenti a loro vantaggio per perpetrare quella che potremmo viene definita come una truffa di beneficienza. Nello specifico, i criminali informatici potrebbero fingersi membri di organizzazioni no-profit per raccogliere “fondi” che in realtà intascheranno direttamente e non saranno devolute a nessuno, se non agli stessi autori del raggiro. Diversi gli artifici utilizzati per la frode come l’allestimento di siti web che somigliano a quelli di organizzazioni umanitarie, enti di beneficienza vari, etc. Talvolta i truffatori potrebbero contattare le proprie vittime via messaggio, magari attuando tecniche di ingegneria sociale per circuirle.