Urbanistica, verso la proposta di legge per la semplificazione. Schiboni illustra le modifiche

L'assessore regionale al ramo, Giuseppe Schiboni, spiega quali modifiche verranno apportate. Un percorso avviato da Ciacciarelli

È iniziata nei giorni scorsi, in Consiglio regionale, la discussione sulla proposta di legge 171, “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio”. La proposta di legge, che nasce dal lavoro dell’assessore Pasquale Ciacciarelli competente per la materia fino a febbraio scorso, prevede molte disposizioni per il governo del territorio e le politiche della casa.

«È un testo organico e puntuale che ha pochi precedenti per la sistematicità degli interventi che incidono sul quadro normativo esistente. In questi mesi, considerata l’importanza e le ricadute che l’attuazione della norma comporterà per i nostri territori, abbiamo effettuato ulteriori riflessioni, frutto di approfondimenti anche con le realtà sociali, in base alle quali, nel rispetto delle linee programmatiche del presidente Rocca e di questa maggioranza. Ho presentato diversi emendamenti con cui si introducono discipline volte a regolare funzioni o attività, sia pubbliche che private, e, soprattutto, a semplificare e aumentare l’efficienza sotto il profilo burocratico amministrativo dando risposte più rapide ai territori di riferimento», ha dichiarato l’assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca, al Merito e all’Urbanistica della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni.

Le modifiche

In questo contesto, significative modifiche si intendono apportare alla legge sulla Rigenerazione urbana (l.r. 7/2017) che, nonostante le enormi potenzialità, ha dimostrato negli anni una scarsa applicazione.

«In particolar modo, con un emendamento si vuole restituire ai Comuni la possibilità di autodeterminarsi scegliendo di attuare o meno la legge o di escludere dal suo campo di applicazione alcuni ambiti. Siamo intervenuti anche, a titolo esemplificativo, sui programmi di rigenerazione urbana potenziandone le trasformazioni ammesse, sulle delocalizzazioni tra ambiti territoriali individuati dal Comune, sulle modifiche alle destinazioni d’uso degli immobili esistenti per riattivarne le funzioni e rivitalizzare i territori, sugli interventi di efficientamento energetico e di miglioramento sismico, sulle ristrutturazioni e sulle demolizioni», ha spiegato l’assessore Giuseppe Schiboni.

La proposta rivede anche diverse disposizioni che riguardano il recupero dei sottotetti. Un intervento che desta grande interesse da parte dei cittadini perché coniuga il recupero a fini urbanistici di locali già presenti nelle abitazioni private con il contenimento del consumo di nuovo suolo.

«In tema di novità procedurali voglio sottolineare la disciplina introdotta per la prima volta per le deliberazioni comunali finalizzate alla valorizzazione degli immobili di proprietà pubblica ai sensi dell’art. 58 della legge 133/2008, prevedendo, al contempo, che con tali deliberazioni possano essere incrementate le potenzialità di questi immobili, modificandone le destinazioni d’uso o aumentandone le capacità edificatorie. Restando in tema di procedure, è significativo anche il coordinamento delle parallele procedure di valutazione ambientale, VIA e VAS, per la prima volta riunite in un unico simultaneo percorso. La proposta, inoltre, novella i tempi e i contenuti per l’aggiornamento periodico del PTPR, portandoli a tre dai precedenti cinque anni, al fine di sollecitare maggiormente questa attività», ha concluso l’assessore Giuseppe Schiboni.

Relativamente ai temi dell’edilizia residenziale sociale (Piano Casa l.r. 21/2009), la proposta interviene sulla determinazione del valore del canone calmierato adeguandolo, dopo 14 anni dall’entrata in vigore della legge, ai valori di mercato inevitabilmente profondamente mutati, oltre ad una serie di novelle correttive in relazione alla alienazione di detti immobili per coloro che avendone i requisiti ne facciano richiesta.

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