Usa – Una vicenda drammatica e carica di tensione ha sconvolto la città di Cincinnati, in Ohio. Un uomo di 38 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio per aver travolto con l’auto e ucciso un agente di polizia, in un atto che sembrerebbe essere stato motivato dalla rabbia e dal dolore per la morte del figlio 18enne avvenuta meno di 24 ore prima durante un’operazione di polizia.
Tutto ha avuto inizio quando il giovane è rimasto ucciso durante un inseguimento della polizia. Stando a quaqnto riportato dai media nazionali ed esteri, il 18enne si trovava su un’auto rubata insieme ad altre tre persone. Durante la fuga, il ragazzo sarebbe sceso dal veicolo e, secondo gli agenti, avrebbe puntato una pistola contro uno di loro. Le bodycam hanno ripreso l’agente urlare ripetutamente: “Ha un’arma, alla tua destra!”, mentre il ragazzo emergeva da dietro due cassonetti. Subito dopo si sono uditi numerosi colpi d’arma da fuoco. Il giovane è morto sul posto.
Una pistola è stata effettivamente ritrovata accanto al corpo del ragazzo, ma, secondo le prime analisi, non sarebbe mai stata utilizzata. La visione delle immagini ha profondamente scosso la famiglia della vittima che ha contestato la ricostruzione fornita dalla polizia. Il padre, visibilmente provato, ha lasciato il distretto poche ore dopo l’incontro con gli investigatori. Intorno alla mezzanotte, un agente della polizia locale, impegnato nei rilievi di un incidente stradale nei pressi dell’Università di Cincinnati, è stato investito da un’auto e ha perso la vita.
Inizialmente, non si era ipotizzato alcun legame con la morte del 18enne. Ma quando il guidatore del veicolo è stato identificato nel papà del ragazzo ucciso ogni dubbio è svanito. La polizia ha proceduto all’arresto immediato con l’accusa di omicidio. L’agente travolto non aveva alcun coinvolgimento nella morte del figlio del sospettato.