Oltre 91 mila interventi gestiti solo nel 2024, pari al 18,3% del totale regionale: è il dato presentato oggi a Frosinone nel corso dell’evento “Presente & Futuro dell’Emergenza Urgenza”, organizzato nella Sala Teatro ASL per celebrare il ventennale di ARES 118.
Presidio essenziale per il territorio
La Centrale Operativa Regionale di Emergenza Sanitaria (C.O.R.E.S.) Lazio Sud – che coordina i soccorsi nelle province di Frosinone e Latina – si conferma un presidio essenziale per l’intero territorio. Con circa 464 mila abitanti distribuiti su un’area vasta e articolata, la provincia di Frosinone rappresenta uno dei contesti in cui l’attività dell’ARES 118 è più intensa. Nel 2024 il sistema dell’emergenza ha registrato un volume particolarmente significativo sia di interventi di soccorso sia di missioni totali, due indicatori distinti che descrivono con precisione la complessità del lavoro svolto.
Gli interventi di soccorso rappresentano le richieste di aiuto pervenute alla Centrale Operativa, ogni volta che un cittadino si trova in una condizione di emergenza che richiede l’attivazione immediata del 118. In questo ambito, la CORES Lazio Sud ha gestito 91.771 interventi, contribuendo in maniera determinante al totale regionale.

Le missioni totali, invece, indicano il numero di mezzi effettivamente inviati per rispondere a ciascun intervento. A volte un singolo episodio può richiedere l’attivazione congiunta di più unità – ambulanza, automedica o persino elisoccorso – a seconda della gravità della situazione. Nel 2024 le missioni sono state 113.045, pari al 18,9% del totale regionale, un dato che evidenzia l’esigenza di un impiego coordinato e altamente integrato di risorse e professionalità.
Un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze più critiche è svolto dalle tre basi di Elisoccorso presenti nel Lazio, operative senza interruzioni, giorno e notte. Grazie ai team HEMS è possibile intervenire con rapidità anche nelle situazioni più complesse e garantire il trasferimento veloce dei pazienti verso i DEA di II livello. Le attività sono coordinate dalle tre centrali operative: quella del Lazio Nord, che copre le province di Viterbo e Rieti; quella dedicata all’area metropolitana di Roma; e infine la centrale del Lazio Sud, responsabile degli interventi nelle province di Frosinone e Latina.

Le dichiarazioni
«Questi dati raccontano l’impegno quotidiano di un sistema che risponde a una domanda di salute sempre più complessa. La differenza tra interventi e missioni rivela quanto spesso sia necessario dispiegare più mezzi e più professionalità per garantire un soccorso adeguato. È un lavoro che richiede organizzazione, competenza e capacità di agire in tempi rapidissimi. Voglio ringraziare tutti gli operatori dell’ARES 118 per la dedizione con cui ogni giorno garantiscono un servizio essenziale ai cittadini. Continueremo a investire per rendere il sistema sempre più moderno, efficiente e vicino alla nostra comunità», ha dichiarato il Direttore Generale di ARES 118, Narciso Mostarda.
I risultati illustrati oggi testimoniano la crescita di un sistema che, da vent’anni, rappresenta il cuore pulsante dell’emergenza sanitaria del Lazio. Nata nel 2005 come prima struttura pubblica interamente dedicata all’emergenza sanitaria, ARES 118 ha costruito una rete che opera senza pause: nel solo 2024 ha gestito 502.385 interventi, in aumento rispetto ai 483.082 del 2023, attraverso le tre Centrali Operative di Roma, Lazio Sud e Lazio Nord.
Oltre l’88% dei casi gestiti riguarda situazioni ad alta complessità e circa la metà dei pazienti ha più di sessant’anni, confermando la centralità del servizio nella tutela delle fasce più fragili. Negli ultimi anni ARES 118 ha inoltre ampliato le proprie competenze, integrando attività altamente specialistiche – dal trasporto di sangue e organi al trasporto neonatale, dall’assistenza ECMO alla gestione del numero unico 116117 – consolidandosi come una vera e propria infrastruttura strategica a supporto dell’intero Servizio Sanitario Regionale.