La “vespa orientalis” anche in Ciociaria, nel Cassinate per l’esattezza. Il ritrovamento di un presunto nido ha generato un po’ di inquietudine, anche in virtù dei recenti rintracciamenti nella capitale: la presenza dell’imenottero, infatti, è stata segnalata in diversi quartieri di Roma. Un vespide che ha proliferato in modo considerevole, tra i più invasivi al mondo, che riesce a sopravvivere con poche risorse ed a temperature ostili. I Vigili del Fuoco confermano che, per l’anno in corso, gli interventi per la rimozione di nidi della “orientalis” sono raddoppiati.
Gli esemplari sono stati immortalati da Matteo Piselli, un operatore della Valle di Comino che collabora con il sorano Massimo Di Ruscio: i due si occupano spesso della bonifica di abitazioni, giardini, parchi e via dicendo, rimuovendo e distruggendo nidi di calabroni in particolar modo, avendo attrezzature adeguate e la necessaria competenza.
Matteo ha rinvenuto gli imenotteri sotto il cornicione di una palazzina a Piedimonte San Germano, nella mattinata odierna. Conferma che è la prima volta in assoluto che si imbatte in quella che potrebbe essere la “vespa orientalis”. Questa particolare specie rappresenta una minaccia per le api in quanto ne attacca gli alveari e le bottinatrici, uccidendo l’intera colonia; la riduzione delle api ha un impatto su orti e frutteti, il calo dell’impollinazione corrisponde ad un equilibrio ecologico più fragile. Relativamente al pericolo per l’uomo, la “orientalis” diventa aggressiva se la si infastidisce o se si sente minacciata, il suo veleno è equiparabile a quello del calabrone europeo.
Normalmente questa vespa è stata sempre presente nelle regioni del sud Italia, negli ultimi anni si sta però spostando verso il settentrione: i nidi ritrovati a Roma, gli allarmi negli alveari e le segnalazioni nelle diverse regioni del centro lasciano intuire che la “orientalis” non sia di passaggio bensì è il segnale che questo insetto si stia adattando sempre meglio alle nostre città e campagne. Ed è proprio in ciò che si fonda la preoccupazione: la sua diffusione non può essere ignorata, sia perché rappresenta un pericolo per le api per la sua natura invasiva, sia perché predilige le città, attirata da rifiuti e cibo per animali domestici, per cui la sua proliferazione potrebbe diventare un serio rischio per l’uomo.


