La commissione Bilancio ha avviato l’esame in sede deliberante del Ddl sulla estensione della Zes alle Regioni Marche e Umbria. E’ scaduto alle 17 di mercoledì 1° ottobre il termine per la presentazione di emendamenti. Attraverso Claudio Borghi, leghista Componente Commissione permanente Bilancio e Tesoro, Nicola Ottaviani, segretario della stessa commissione, ed ex sindaco del capoluogo, ha presentato gli annunciati emendamenti per includere nell’area dei benefici anche la provincia di Frosinone insieme a quelle di Latina e di Rieti. L’emendamento AS1639 al primo comma prevede al comma 1, dopo le parole “delle regioni Marche e Umbria”, inserire le seguenti “, nonché i territori delle province di Frosinone, Latina e Rieti, ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come individuati dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, approvata con decisione della Commissione europea C(2021) 8655 final del 2 dicembre 2021 e integrata dalla decisione C(2022) 1545 final del 18 marzo 2022, e successive modifiche“. Una inclusione che, a cascata, riguarda modifiche inclusive anche per tutte le altre previsioni del Ddl in questione.
L’ex sindaco: estendiamo misure agevolative e di semplificazione
“L’articolo – ha precisato l’onorevole Ottaviani – riconosce il credito d’imposta ZLS anche per gli investimenti in determinati beni strumentali sostenuti, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, nelle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale presenti nelle regioni Marche ed Umbria (zone c). Al fine di evitare disparità di trattamento, seguendo la ratio che ha determinato l’estensione della ZES Unica Mezzogiorno all’intero territorio di Umbria e Marche (in quanto regioni in transizione così come l’Abruzzo, giù inserito nella ZES Unica), con la proposta emendativa si estendono le misure di semplificazione amministrativa e di agevolazione per l’effettuazione degli investimenti anche ai territori ammissibili agli aiuti a finalità regionale (zone c) della regione Lazio”.

Il coordinatore di Fi: Regione Lazio tra gli organismi di indirizzo
Anche il senatore e coordinatore regionale forzista, il fondano Claudio Fazzone, ha presentato un emendamento analogo a quello di Ottaviani. Obiettivo identico: riconoscere ai territori del Basso Lazio gli stessi strumenti di incentivazione, semplificazione e promozione degli investimenti previsti per altre zone italiane a vocazione industriale. Fazzone prevede l’incentivazione degli stanziamenti previsti, passando da 110 a 125 milioni di euro, con aumento proporzionale delle risorse destinate agli interventi locali, da 30 a 45 milioni. Contemplata la circostanza che il presidente della Regione Lazio partecipi agli organismi di indirizzo e monitoraggio, rafforzando il ruolo della Regione nel coordinamento delle azioni strategiche.

Coppotelli: una serie di proposte per lo sviluppo recapitate in Europa
Dal Parlamento nazionale a quello europeo. Infatti il Comitato Esecutivo della Cisl Lazio si è riunito a Bruxelles per affrontare tematiche strategiche per lo sviluppo economico e sociale del Lazio. Enrico Coppotelli, segretario generale regionale dell’organizzazione. ha stilato una serie di proposte da recapitare a tutti i livelli istituzionali. “Dopo l’incontro con il Presidente Rocca del 22 settembre scorso, abbiamo portato un nostro documento a Bruxelles – ha dichiarato – attraverso il quale abbiamo condiviso con la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, insieme agli europarlamentari eletti nella circoscrizione del Lazio, le nostre proposte per rendere il Lazio sempre più attrattivo, inclusivo ed innovativo e partecipativo anche come territorio cuscinetto alle Zes. Queste tematiche passano attraverso un impegno serio e condiviso di sviluppo generativo, per l’occupazione, per la salute e il welfare”.
“Il prossimo anno sarà decisivo per proseguire i piani del Pnrr”
“Crediamo – ha aggiunto Coppotelli – che il 2026 sia una tappa fondamentale per proseguire i piani di investimento legati al PNRR ed al nuovo ciclo di programmazione europea 2028-2034”. “Entrare nella Casa dei diritti e della democrazia, il Parlamento Europeo appunto, per mettere lievito nell’impasto del progresso – ha concluso Coppotelli – è stata, per tutti noi, una grande opportunità e una emozione indicibile. L’obiettivo della Cisl Lazio è costruire un futuro in cui lo sviluppo locale sia sostenuto da infrastrutture adeguate e rispetti le vocazioni territoriali. È fondamentale migliorare la qualità della vita dei cittadini e supportare la conciliazione tra vita lavorativa e privata”.
In 6 punti le priorità da affrontare per evitare il declino del Lazio
Tra le proposte presentate, spiccano: 1. Sanità e Welfare: Potenziamento del sistema sanitario regionale. 2. Salute e Sicurezza sul Lavoro: Sviluppo di strategie per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, riducendo il numero di incidenti e promuovendo una cultura della salute. 3. Sviluppo Industriale: Sostegno ai settori automotive e farmaceutico, aerospazio con particolare attenzione alla crisi dell’industria automobilistica e alle ricadute occupazionali. 4. ZES e ZLS: Richiesta di istituire Zone Economiche Speciali e Zone Logistiche Semplificate per attrarre investimenti e migliorare le infrastrutture. 5. L’istituzione di Roma Capitale e le politiche compensative per le province del Lazio per dare maggiore specificità competitiva ai territori 6. Investimenti in formazione continua e creazione di percorsi accademici innovativi e soprattutto ITS Academy su Aerospazio.