L’ordine di servizio redatto dai militari operativi nella caserma di Arce il giorno in cui è stata uccisa Serena Mollicone, sarebbe falso. Lo hanno riferito ieri alla Corte d’Assise d’Appello due testimoni: il luogotenente dei Carabinieri, Massimo Polletta, che ha indagato sulla vicenda e uno dei cittadini che, contrariamente a quanto relazionato nel documento, sarebbe andato lui in caserma per ritirare una notifica e non sarebbero andati i militari di pattuglia a casa.
Un aspetto fondamentale quello della veridicità dell’ordine di servizio per collocare al momento della probabile aggressione a danno di Serena Mollicone, gli imputati nella caserma.
Oltre questo aspetto c’è stata la decisione della Corte di voler ascoltare tre testimoni, mai chiamati nel dibattimento di primo grado a Cassino, accogliendo la richiesta della pubblica accusa. Si tratta di Bernardo Belli, Mariapia e Antonio Fraioli. Oltre a loro saranno ascoltati anche Laura Ricci e Salvatore Fraioli. Le loro testimonianze ruotano intorno all’avvistamento di Serena Mollicone al bar Chioppetelle la mattina del 1 giugno 2001, giorno della scomparsa della ragazza.