Vaiolo delle scimmie, l’Oms dichiara lo stato di emergenza sanitaria internazionale

Primo caso in Europa su un paziente in Svezia. Si tratta della variante Mpox Clade I. Al momento nessun allarmismo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic) in seguito all’aumento dei casi di vaiolo delle scimmie. Ad annunciarlo è stato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio”, ha scritto su X.

“L’epidemia di Mpox è un’emergenza sanitaria in Africa: per controllarla sono necessari 10 milioni di vaccini. Sono urgenti azioni e una solidarietà globale“. Ha scritto sul proprio profilo Xl’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Josep Borrell.

Il virus 

Il virus del vaiolo delle scimmie è un virus a DNA a doppio filamento Mpox (MPXV). Le infezioni umane sono generalmente accidentali. Il vaiolo delle scimmie è tuttora presente in forma endemica in Paesi dell’Africa centrale e occidentale. Ma ora un primo caso è stato registrato in Europa, in particolare in Svezia.

Trasmissione

La trasmissione interumana avviene attraverso il contatto stretto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee di una persona infetta, attraverso droplet in caso di contatto prolungato faccia a faccia e attraverso oggetti (lenzuola, abiti, stoviglie, etc..) che sono stati a contatto con una persona contagiata.

Inoltre, il virus può essere trasmesso per contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta, il contatto di mucose o cute non intatta con lesioni della pelle: ulcere, lesioni o piaghe in bocca possono essere contagiose, il che significa che il virus può trasmettersi anche attraverso la saliva.

Nell’attuale focolaio di vaiolo MPX umano, la natura delle lesioni presenti in alcuni casi suggerisce che la trasmissione sia avvenuta durante i rapporti sessuali. La trasmissione attraverso il contatto con la pelle intatta è meno probabile, ma non può essere esclusa.

Descrizione della malattia e caratteristiche cliniche

Il periodo di incubazione è solitamente compreso tra 6 e 13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia per la maggior parte delle persone è spesso una malattia autolimitante, che dura da due a quattro settimane, con guarigione completa senza alcun trattamento.

I sintomi più comuni sono: febbre, dolori muscolari, mal di schiena stanchezza, cefalea linfonodi ingrossati. Solitamente, entro tre giorni dalla comparsa di questi sintomi, compaiono le eruzioni cutanee che tendono ad essere concentrate su viso, palmo delle mani e pianta dei piedi ma anche nella bocca e nei genitali.

Le lesioni cutanee possono essere piatte o leggermente rialzate ed evolvere a vescicole e pustole che possono ulcerarsi con fuoriuscita di liquido bianco o giallastro seguite da croste che seccano e cadono mettendo fine al periodo di contagiosità.

Se si hanno i sintomi o si è stati in stretto contatto con una persona con il vaiolo delle scimmie è molto importante per proteggersi e proteggere gli altri:

  • se possibile, auto-isolarsi ed evitare contatti ravvicinati con altre persone
  • contattare il proprio medico per consigli, test e cure. 

Maggiori informazioni sul vaiolo delle scimmie sono reperibili sul sito del Ministero della Salute.

Vaccinazione

Il Ministero della Salute con la circ. n.35365 del 05/08/2022, tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, ha individuato le categorie ad alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione:

  • personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus
  • persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
    1. storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali
    2. partecipazione a eventi di sesso di gruppo
    3. partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune
    4. recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno)
    5. abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex).

Chi rientra tra le categorie elencate nella circolare può prenotare la vaccinazione mandando una mail a: vaccinomonkeypox@inmi.it

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