Comune di Frosinone, il Gruppo dei cinque: “In assise viene limitato il lavoro dei consiglieri”

Chiesto un incontro urgente al prefetto Ernesto Liguori perché si ritiene compromessa la piena agibilità dialettica del consiglio comunale

Il gruppo dei cinque dell’appoggio esterno alla maggioranza del sindaco Riccardo Mastrangeli, ha deciso di chiedere un incontro urgente al prefetto Ernesto Liguori. Ieri mattina Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia, Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella Giovanni Bortone hanno fatto partire una pec all’indirizzo del Palazzo del Governo in cui si rivolgono al prefetto che, in quanto tale, è “preposto a tutela e garanzia del normale funzionamento e della costituzione degli organi elettivi del Comune”, sollecitando “un incotro urgente al fine di rappresentarle la situazione fortemenre limitativa dell’espletamento del mandato elettorale in capo al consigliere comunale che si è venuta a creare all’interno dell’assise”. Durante l’ultimo question time una polemica molto accesa ha visto su fronti contrapposti in particolare Anselmo Pizzutelli, Mirabella e Bortone rispetto al presidente del Consiglio comunale, Massimiliano Tagliaferri. Al centro delle polemiche le modalità con cui l’esecutivo manda i chiarimenti a seguito delle interrogazioni a risposta scritta, ma anche il tenore ed il contenuto degli interventi nel corso del Consiglio dedicato periodicamente alla strettissima attualità coi liberi interventi dei vari consiglieri comunali.

Bortone punta il dito sulla manutenzione e accusa il vicesindaco

Intanto Giovanni Bortone è intervenuto con una sua nota sulla situazione della manutenzione, che è stata al centro di un botta e risposta tra lui ed il vicesindaco Antonio Scaccia proprio durante l’ultima assise. “La città è piena di rami che sbattono in faccia alle persone e di cartelli altezza uomo come quelli di divieto di sosta per lavori. Caro Vicesindaco Scaccia, durante il question time non è compito mio indicare dove sono ubicati questi problemi, il mio ruolo come consigliere è discutere di questi problemi al Consiglio, evidentemente lei non gira e non conosce la città altrimenti avrebbe visto quanto le ho dichiarato. Lei è sicuro che le mamme con la carrozzina o un disabile possano percorrere tranquillamente i nostri marciapiedi e le nostre strade? Impresa ardua anche per tutti gli altri. Le sue affermazioni in assise – prosegue Bortone – tradiscono la non conoscenza della città che sta amministrando ed è triste pensare di avere un vicesindaco ignaro della propria città. In seduta comunale si fanno domande inerenti i problemi della città, ma la cosa grave è che a domande chiare non segue una risposta concisa e pubblica. La risposta per iscritto non deve essere inviata soltanto a me personalmente ma deve essere inviata a tutti i consiglieri e gli assessori e deve essere firmata e scritta su carta intestata e non solo, ma deve essere pubblicata sull’albo pretorio. Ultimamente ho ricevuto una risposta scritta senza firma e senza intestazione, a conferma di quanto detto sopra”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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