Serie B – Il Frosinone, desideroso di consolidare la posizione salvezza, è chiamato ad un banco di prova difficilissimo. Nel lunedì di Pasquetta, infatti, i giallazzurri scenderanno sul terreno del Mapei Stadium di Reggio Emilia alle ore 15 contro i padroni di casa del Sassuolo, freschi vincitori di questa cadetteria e neopromossi in serie A, dove tornano dopo un anno di purgatorio. I neroverdi sono stati protagonisti di un campionato pazzesco e comandano tutti con un bottino di 75 punti, ben 73 gol fatti e solo 34 subiti. Il Frosinone, dal canto suo, sta battagliando per salvaguardare la categoria ed ora è 12esimo con 38 lunghezze, a +3 dalla zona playout e a +5 dalla retrocessione diretta, con 33 reti all’attivo e 44 incassate. Le due retrocesse della passata stagione hanno svolto un campionato molto diverso, come evidenziano verdetti e graduatoria. E ora, mentre gli emiliani hanno già fatto centro, i ciociari devono tenere duro in questo rush finale e decisivo per le loro sorti. Tutti argomenti di cui abbiamo parlato con il collega giornalista Giuseppe Guarino, direttore della testata Canale Sassuolo.
L’analisi di Giuseppe Guarino
Innanzitutto complimenti per la promozione anticipata in A, se lo aspettava un campionato del genere? Il Sassuolo ha perso solo con 4 ‘grandi’ (Cremonese, Pisa, Spezia e Palermo), perché?
“Francamente no. Se una cosa ci ha insegnato la Serie B è che ogni anno ci sono tante sorprese. Penso al Benevento di qualche stagione fa che dalla A è sceso in C nel giro di due anni, nonostante fosse una squadra molto forte – almeno sulla carta. E lo dimostra quest’anno il campionato di altre grandi come Sampdoria, Salernitana e, appunto, Frosinone. Almeno due sconfitte su quattro tra l’altro sono arrivate da un cattivo atteggiamento in campo da parte della formazione di Grosso. Quella con la Cremonese è stata essenzialmente un peccato di presunzione all’inizio della stagione, quando la squadra non era ancora al massimo e l’approccio con il campionato di B ancora cattivo. Lo stesso vale per il Palermo, quando forse a tutti la pratica promozione sembrava già archiviata, mentre la squadra di Dionisi ha fatto un’ottima partita colpendo il Sassuolo ogni volta che ne ha avuto l’occasione. Ma in tutte le quattro sconfitte gli avversari hanno sempre meritato. La formazione neroverde ha semplicemente trovato l’alchimia giusta per avere una certa continuità che in campo ha sempre pagato”.
Quali sono i segreti della squadra di Grosso? Abbiamo letto di psicologo, dieta particolare ecc…
“Se ne parla tanto, ma al di là di questo è tutta la gestione di Mapei Sport ad essere da anni un’eccellenza del calcio italiano. Le strutture dell’azienda madre, al di là del Centro Sportivo, rappresentano un’eccellenza. Non è un caso che anche altre società – penso al Napoli ma anche ad altre formazioni di categoria come Mantova e Cremonese – si affidino a Mapei per i test periodici di valutazione funzionale. Il fatto di avere questa possibilità in casa è sicuramente importante dal punto di vista fisico e psicologico, dato che consente di avere sempre una panoramica completa sullo stato di ogni giocatore. Poi, come dice Grosso, “formule magiche non ce ne sono”. Anche perché Mapei Sport è importante, ma non ha certo impedito la retrocessione dello scorso anno”.
Da un punto di vista tecnico, possiamo invece dire il modulo scelto dall’ex tecnico del Frosinone, 4-3-3 che spesso si trasformato in 4-2-3-1, abbia esaltato al meglio la costruzione dal basso, coinvolgendo in maniera perfetta gli esterni e i centrocampisti?
“Il Sassuolo ha un reparto d’attacco estremamente affollato e di qualità, dunque Grosso ha fatto di necessità virtù. Tanti centrocampisti offensivi ed esterni hanno trovato spazio, sia a partita in corsa che dall’inizio, tanto è vero che i cambi di modulo sono spesso frequenti e non è raro vedere tre sostituzioni in contemporanea da parte del mister. Semplicemente, Grosso è stato in grado di valorizzare al meglio un materiale umano fuori categoria. Oltre a Berardi, Laurienté e Thorstvedt, anche i vari Volpato, Pierini e Verdi sono giocatori di valore assoluto ed estremamente duttili nella visione di gioco di un tecnico che non doveva certo dimostrare di trovarsi a suo agio con il calcio della cadetteria”.
Ora al Mapei arriva un Frosinone che invece ha bisogno di punti per continuare a correre verso la salvezza. Che partita dobbiamo aspettarci? Il Sassuolo sarà meno affamato?
“No, non sarà meno affamato. Anche perché ci sono un paio di questioni da risolvere. E non parlo solo dei record di vittorie di Ascoli e Benevento da battere, ma soprattutto della volontà di vincere il campionato per la seconda volta nella storia. Sia per quello che riguarda la squadra, sia per quello che riguarda il suo tecnico”.
Che idea si è fatto del Frosinone, del difficile percorso in questa stagione e poi di questo cambio di passo con mister Bianco?
“Sono venuto allo Stirpe in tutti i Frosinone-Sassuolo degli ultimi dieci anni e sono estremamente felice che la formazione ciociara sia finalmente tornata a respirare, uscendo dal pantano delle ultime posizioni. Paolo Bianco è stato una bandiera neroverde. Quindi personalmente non posso che provare una certa simpatia tanto per lui come per la squadra. A parte questo, da tecnico Bianco ha dimostrato che il Frosinone aveva solo bisogno di essere spronato. La formazione ha qualità, l’ha sempre avuta, finalmente sta venendo fuori. La lunga striscia positiva del nuovo allenatore farà la differenza e sarà quella che conterà alla fine del campionato. Tra l’altro – ma non voglio attirarmi addosso gli scongiuri di nessuno – la classifica è corta e se la zona play-out è vicina, quella play-off non è poi così lontana”.
Probabile formazione neroverde?
“Io credo che Grosso non si discosterà molto dal 4-3-3 consueto. Quindi davanti a Moldovan ci saranno capitan Romagna e uno tra Lovato e Muharemovic, con Pieragnolo e Toljan sulle fasce. A centrocampo giocheranno Boloca, Iannoni e Ghion. L’attacco lo conosciamo bene: Laurienté, Berardi e Mulattieri”.
Sarà una gara anche speciale per i tanti ex in campo. Tra le file del Frosinone il Ds dei ciociari Guido Angelozzi, il terzino Riccardo Marchizza, e ora il nuovo tecnico Paolo Bianco, tra quelle del Sassuolo Samuele Mulattieri, Luca Moro, Daniel Boloca, Luca Mazzitelli e soprattutto il tecnico Fabio Grosso…Questo fattore può influire – e sì come – sulle motivazioni in campo?
“Gli incroci tra le due società sono sempre tantissimi e c’è da qualche stagione una sinergia che ha portato bene – a fasi alterne – un po’ a entrambe. Il Sassuolo attuale ricorda molto il Frosinone di due stagioni fa, quello di Grosso appunto, a partire dagli interpreti e dall’atteggiamento che mette in campo. Ma io credo che i gli ex che oggi sono in neroverde siano ancora fortemente affezionati al Frosinone, e viceversa. Non sarà una battaglia, almeno dal punto di vista psicologico. Ma nei novanta minuti della partita non ci saranno sconti né da un lato né dall’altro. Sarà sicuramente una partita pulita, qualunque sia il risultato finale”.
Qui Frosinone
Seduta di allenamento mattutina ieri alla ‘Città dello Sport’ di Ferentino per i giallazzurri di mister Bianco che continuano a preparare la partita contro il Sassuolo. Attivazione, lavoro di forza in palestra, trasformazione in campo e esercitazione per reparti, questo il programma. Questa mattina in programma una nuova seduta sempre a Ferentino. Questo il dettaglio dei giocatori infortunati:
• Partipilo ha riportato un affaticamento muscolare all’adduttore sinistro. Nulla di grave, ma le sue condizioni andranno monitorate nei prossimi giorni.
• Kone ha accusato un risentimento muscolare al bicipite femorale destro. Anche per lui si valuterà l’evoluzione clinica giorno dopo giorno.
• Più seria invece la situazione di Szyminski, per il quale gli esami hanno evidenziato una lesione muscolare al bicipite femorale destro. I tempi di recupero sono incerti, ma con un mese scarso alla conclusione del campionato, le possibilità di rivederlo in campo sono ridotte.
• Stesso discorso per Bettella, fermato da un risentimento al muscolo ileopsoas destro. Anche in questo caso, la sua presenza in campo nel finale di stagione è in forte dubbio.
• Infine, la situazione più delicata riguarda Darboe, che ha riportato la frattura del quinto metatarso del piede sinistro dopo un colpo ricevuto nei minuti finali del match. Il calciatore è stato sottoposto, nella giornata di ieri, ad un intervento chirurgico. L’intervento, eseguito dal Prof. Santucci presso la Casa di Cura Villa Stuart di Roma, è perfettamente riuscito. Il giocatore inizierà da subito il programma riabilitativo.

Pertanto, al netto delle assenze, mister Bianco avrà qualche grattacapo e dubbio sulla formazione da scheirare. Ad oggi un possibile 11 titolare potrebbe essere: Frosinone (4-3-3) Cerofolini; uno tra i fratelli Oyono, Monterisi, Cittadini (ma potremmo rivedere in campo anche Biraschi), Marchizza; Bohinen, Vural, Barcella; Ghedjemis, Pecorino, Kvernadze.

I precedenti
Frosinone e Sassuolo si sono incontrati 13 volte tra Serie A e Serie B. Lo score dei precedenti parla in favore degli emiliani: il bilancio vede 8 vittorie neroverdi – tra cui anche la gara del girone d’andata terminata 1-2 allo Stirpe -, 4 pareggi e un solo successo giallazzurro. Di seguito il dettaglio:
Serie B 2008/2009
Frosinone-Sassuolo 2-2
Sassuolo-Frosinone 1-1
Serie B 2009/2010
Frosinone-Sassuolo 0-3
Sassuolo-Frosinone 2-1
Serie B 2010/2011
Sassuolo-Frosinone 5-3
Frosinone-Sassuolo 1-2
Serie A 2015/2016
Sassuolo-Frosinone 2-2
Frosinone-Sassuolo 0-1
Serie A 2018/2019
Frosinone-Sassuolo 0-2
Sassuolo-Frosinone 2-2
Serie A 2023/2024
Frosinone-Sassuolo 4-2
Sassuolo-Frosinone 1-0
Serie B 2024/2025
Frosinone-Sassuolo 1-2