Russia – Un allenamento di atletica leggera si è trasformato in tragedia nel Caucaso settentrionale, dove una ragazzina di 13 anni ha perso la vita dopo essere stata colpita da un giavellotto durante una sessione di allenamento in una scuola sportiva nel villaggio di Priblizhnaya. L’incidente è avvenuto il mese scorso, ma la notizia è emersa con drammatica chiarezza solo ora, dopo l’apertura ufficiale di un’indagine da parte delle autorità locali e si è diffusa sulla stampa nazionale ed estera in queste ore.
Secondo le prime ricostruzioni, il dramma si sarebbe consumato in pochi attimi. Due gruppi di studenti si stavano allenando sullo stesso campo, disposti frontalmente l’uno rispetto all’altro. Stando alla testimonianza della madre della vittima, “hanno messo i due ragazzi uno di fronte all’altra sul campo e si sono girati dall’altra parte, nessuno dei docenti guardava”. Una negligenza che avrebbe avuto conseguenze fatali.
L’allenatore, secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, si sarebbe allontanato lasciando i ragazzi senza alcuna supervisione. In quell’arco di tempo, un giovane di 16 anni ha afferrato un giavellotto e lo ha lanciato, colpendo accidentalmente la tredicenne. Secondo la madre, il ragazzo avrebbe urlato per avvertirla solo dopo aver già scagliato l’attrezzo: “Lei ha alzato la testa e il giavellotto l’ha colpita all’occhio”. La lancia ha trafitto il volto della giovane atleta, provocandole lesioni gravissime.
La ragazza è stata immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale in condizioni critiche. Ricoverata d’urgenza, è rimasta in coma per quattro giorni prima che i medici, nonostante ogni sforzo, ne dichiarassero il decesso a causa della gravità delle ferite.
Il Comitato investigativo della Federazione Russa e la procura locale hanno aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità da parte della scuola sportiva. Sono stati ascoltati testimoni oculari, allenatori e membri del personale, e la documentazione interna della struttura è stata sequestrata. L’obiettivo è chiarire se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza previsti per l’allenamento dei minori.
“Il ragazzo è stato lasciato senza la supervisione dell’insegnante che teneva la lezione e ha lanciato un giavellotto, che ha colpito la testa di un alunno minorenne della scuola, nato nel 2011”, ha dichiarato il Comitato in una nota ufficiale. “La vittima è stata immediatamente trasportata in una struttura medica per ricevere assistenza, dove è morta pochi giorni dopo a causa delle ferite riportate”.