Villa Santa Lucia – Dopo mesi di segnalazioni, appelli e continue richieste d’intervento, arriva una svolta significativa nella vicenda dell’uomo di origine marocchina che da tempo vive in stato di abbandono nei pressi del supermercato Todis, lungo la via Casilina. La Procura della Repubblica ha infatti disposto la nomina di un amministratore di sostegno, accogliendo le istanze avanzate dal Sindaco Orazio Capraro e sostenute da una dettagliata informativa dei Carabinieri di Piedimonte San Germano e dei Servizi Sociali del Comune.
L’uomo, privo di documenti e affetto da un evidente disagio psichico, da mesi dorme all’aperto, rifiuta ogni forma di aiuto e manifesta atteggiamenti spesso imprevedibili e talvolta aggressivi, generando preoccupazione tra i cittadini e i commercianti della zona. Numerosi i tentativi di avvicinamento messi in campo dal Comune, che da tempo lavora per riportare la situazione entro i confini della dignità e della sicurezza.
Il provvedimento della Procura è stato definito dal primo cittadino «un atto di civiltà», non solo nei confronti di una persona fragile e bisognosa, ma anche nei riguardi della comunità locale, esasperata da una condizione divenuta ormai insostenibile. «Non ci siamo mai voltati dall’altra parte – ha sottolineato Capraro –. Abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità, sempre nel rispetto delle normative e delle competenze. Oggi finalmente possiamo dire che qualcosa si sta muovendo».
L’udienza formale per la nomina dell’amministratore di sostegno è stata fissata per il prossimo 15 settembre davanti al giudice tutelare presso il Tribunale di Cassino, in via Tasso. Una data non ravvicinata, ma che segna comunque un importante passo in avanti per sbloccare una situazione delicata e complessa.
L’Amministrazione comunale ha confermato che seguirà da vicino gli sviluppi, collaborando con tutti gli enti e le autorità coinvolte per garantire le condizioni minime di igiene, sicurezza e dignità, tanto per l’uomo quanto per la cittadinanza.
Intanto, l’auspicio è che l’azione intrapresa diventi un modello d’intervento replicabile in altri casi simili, troppo spesso ignorati o lasciati nel limbo dell’abbandono. Perché – come ribadito dal Sindaco – «dietro ogni disagio c’è una persona. E ogni persona merita ascolto, attenzione e rispetto».