Elezioni, Buschini: “Destra incapace di governare. Il Pd è l’unico argine alla deriva del Paese”

Il consigliere regionale fa un’analisi della situazione politica e invita gli elettori a riflettere sulle contraddizioni di FdI, Lega e FI

“In questa campagna elettorale si stanno confrontando due visioni dell’Italia molto diverse, su economia, diritti civili, libertà, inclusione sociale, ruolo e posto delle donne nella famiglia e nella società. Da una parte il Pd con Enrico Letta e la nostra alleanza di centrosinistra. Dall’altra il centrodestra guidato da Giorgia Meloni. Non un centrodestra riformista e moderno ma questo centrodestra”. Mauro Buschini, consigliere regionale del Pd, fa un’analisi della situazione politica e invita gli elettori a riflettere sul modo in cui la destra vorrebbe governare il Paese.

L’analisi

“Da una parte il si convinto all’Europa e all’atlantismo, dall’altro il continuo ammiccare a nazionalismi insofferenti verso l’Unione europea. Da una parte un’Italia protagonista in un’Europa forte, dall’altra un Paese marginale in un’Europa ridimensionata. Da una parte la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici, dall’altra gli egoismi e le soluzioni di corto respiro o irrealizzabili, oltre che pericolose e miopi. Da un lato i diritti civili, i diritti umani e le libertà fondamentali, dall’altra l’utilizzo della immigrazione come capro espiatorio di ogni male. Da un lato donne come risorsa, energie e competenze da promuovere e sostenere per far crescere la società in maniera più giusta, competitiva e sana, dall’altra le donne come soggetti da tutelare perché destinate essenzialmente a fare figli e tenere su le famiglie. Non dobbiamo nasconderci dietro un dito, questa è la realtà”.

 “Il ricordo della destra al Governo, l’ultima esperienza di Silvio Berlusconi con lo spread fuori controllo, è ancora vivo nella memoria di molti. E poi ancora, le politiche sull’immigrazione attuate da Matteo Salvini, le idee sui diritti, sul concetto di famiglia, sulla scelta delle donne in merito all’aborto. Non abbiamo dimenticato nulla. Ed è proprio sulla base di questo ragionamento che il voto del 25 settembre rappresenta, per tutti noi, una sorta di referendum tra chi vuole tornare al passato e chi intende andare avanti nell’alveo dell’Europa e del futuro. Poi c’è il tipico atteggiamento a metà tra l’autocommiserazione e la macchinazione della Destra. Fa parte del loro Dna, non hanno soluzioni ai problemi reali e allora si ‘inventano’ falsi nemici. Adesso tocca alla Regione Lazio e al Presidente Zingaretti ma la destra dovrebbe sempre avere in mente quello che ha rappresentato il governo Zingaretti in questi ultimi dieci anni”.

L’affondo

“L’uscita dal commissariamento della Sanità, che ha ‘liberato’ risorse e professionalità, rappresenta il miglior biglietto da visita dell’ottimo lavoro svolto dal centrosinistra. A questo risultato, vanno sicuramente aggiunti gli interventi portati a termine con successo per fronteggiare gli ultimi due anni e mezzo segnati di pandemia, che ha totalmente stravolto la vita di un Paese ma anche le politiche sociali, quelle a sostegno delle donne e delle famiglie”.

“Vale poi la pena ricordare l’esperienza del centrodestra alla guida della Regione Lazio in materia di Sanità: chiusura dei piccoli ospedali e tutto quello che ne è conseguito. La differenza tra il centrosinistra e la destra sta nei programmi: noi li abbiamo e li attuiamo. Loro invece puntano tutto sulla demagogia e sul populismo. Li abbiamo visti all’opera al Governo dell’Italia e della Regione. Ci è bastato”.

L’appello

“Il Partito Democratico ha scelto la strada della coerenza. Il centrodestra e in parte il Movimento 5 stelle hanno voluto lasciare senza una guida il Paese proprio nel momento in cui si addensano all’orizzonte nuove crisi e non sono stati ancora messi in sicurezza gli importanti risultati ottenuti in termini di crescita economica e occupazione. Quanto a Carlo Calenda e Matteo Renzi, il Terzo Polo che rappresentano, serve esclusivamente a garantire l’elezione in Parlamento dei pochi big e fedelissimi. Per questo l’appello al voto utile di Enrico Letta è sacrosanto: soltanto il Pd rappresenta un’alternativa e un argine alla destra”.

In Ciociaria stiamo portando avanti una campagna elettorale di ascolto e di confronto con i cittadini. Incontriamo giovani, anziani, lavoratori, studenti, casalinghe. A loro presentiamo i nostri programmi. Saranno proprio i cittadini con il loro voto a scegliere. Non i sondaggi, non le solite litanie di una destra da sempre incapace di governare”.

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