Asl Frosinone, operativo l’atto aziendale: approvato a tappe forzate e con ben poca condivisione

Concluso l'iter burocratico, Il Dg va all'attuazione. Preoccupanti l'indice di fuga dei pazienti dalla provincia e le carenze di personale

È scritto nel nuovo atto aziendale dell’Asl di Frosinone che “la Vision aziendale si esplicita nel progetto di realizzare un piano strategico di forte integrazione con i
vari settori della comunità locale, al fine di pervenire ad una politica per la salute, intesa come qualità della vita dell’intera comunità”. Resta la circostanza evidente che la programmazione, divenuta in questi giorni pienamente operativa, trae spunto da linee d’azione che paiono lontane dalla condivisione con le comunità della provincia, oltretutto costrette a cercare cure salvavita o comunque essenziali per la maggior parte o in strutture fuori Asl oppure dal privato convenzionato, visto che le strutture pubbliche assicurano solo il 47% delle prestazioni richieste a livello ospedaliero all’interno dei quattro distretti sanitari.

Gli ospedali della provincia curano solo il 47% delle richieste dei residenti

Il direttore generale dell’Asl di Frosinone, Arturo Cavaliere, ha preso atto con delibera 678/2025 dell’avvenuta pubblicazione sul BURL della Regione Lazio della deliberazione n. 650 del 31 luglio 2025 inerente l’approvazione regionale dell’Atto di autonomia aziendale della Azienda Sanitaria Locale di Frosinone. In considerazione dell’avvenuto passaggio relativo al bollettino regionale ufficiale, Cavaliere ha avviato ad annullamento l’atto deliberativo numero 400/2024 inerente la proposta analoga dell’allora commissario straordinario Sabrina Pulvirenti. Si è quindi burocraticamente concluso l’iter che ha portato al nuovo atto aziendale con una approvazione letteralmente a tappe forzate. L’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone ha trasmesso alla Regione Lazio la deliberazione del Direttore Generale n. 482 del 16 giugno 2025 recante: “Adozione proposta nuovo atto aziendale”. Sono seguite interlocuzioni tra via Fabi e i settori competenti della Regione Lazio. Si sono messi a punto subito dopo aggiustamenti da cui è nata la versione definitiva del documento: l’Asl di Frosinone ha quindi trasmesso la deliberazione del Dg n. 619 del 22 luglio 2025 con l’“Adozione proposta nuovo Atto di autonomia aziendale”.

Dall’interlocuzione Asl-Regione fino alla conferenza dei sindaci

Nel frattempo si era attivata la serie dei passaggi interni: il 10 luglio 2025 si è svolto il Consiglio dei Sanitari che ha analizzato l’atto approvandolo all’unanimità; nella stessa giornata il via libera è giunto anche dal Collegio di Direzione. Il 15 luglio è stata diramata l’informativa alle organizzazioni sindacali, il giorno successivo è avvenuta la consultazione dei rappresentanti sindacali, mentre il 17 luglio s’è tenuta la conferenza dei sindaci di fronte alla quale Cavaliere ha illustrato i contenuti dell’atto. La giunta regionale ha approvato il tutto con delibera 650 del 31 luglio 2025. La pubblicazione del documento sul Burl è arrivata il 5 agosto. Il DG ha preso atto e avviato l’attuazione con delibera 678 dell’8 agosto. Cerchio chiuso. Ma deficit di confronto col territorio fin troppo evidente. Al di là delle polemiche sollevate essenzialmente dalla Fials e dall’Ugl salute e attinenti più che altro le vicende relative al trattamento del personale aziendale. Ma ai cittadini chi ha pensato nel frattempo?

Gli oggetti veramente misteriosi: case e ospedali di comunità

L’atto aziendale parte da una visione che tiene in conto il fenomeno ancora in gran parte misterioso della funzionalità delle 17 case di comunità e dei 6 ospedali di comunità. Parla di “maggior coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta, Medici Specialisti, Strutture Sanitarie e Sociosanitarie pubbliche e private, Farmacie, Infermieri, ecc., mira a realizzare un modello di presa in carico dove il cittadino sceglie il medico al quale affidare la cura della propria patologia, dichiarando la sua formale adesione al nuovo percorso di accompagnamento e stringendo un patto di cura. In seguito il medico programma annualmente, insieme al paziente, tutti gli interventi sanitari e sociosanitari necessari per un miglior controllo della sua patologia, garantendo così cure più appropriate, controlli puntuali e periodici”.

Restano instabili quanto a personale aree come Anestesia e Rianimazione

La programmazione parte dagli ultimi dati disponibili sulle cure risalenti ai primi 9 mesi del 2023, che “hanno generato una richiesta pari a circa 39 mila ricoveri, di cui il 47% soddisfatto da Presidi Ospedalieri a gestione diretta e il 44% da strutture per acuti fuori del territorio aziendale. I residenti della ASL di Frosinone hanno generato una domanda di assistenza specialistica, nei primi 9 mesi del 2023, onere SSN, pari a 4,3 milioni di prestazioni, soddisfatta per il 65% dalle strutture a gestione diretta della ASL, per il 23% dalle strutture private accreditate del territorio e solo per il 12% da strutture extra territorio aziendale”.

Il problema principale resta quello della carenza di personale: “Nel piano assunzionale 2023 l’Asl ha incontrato delle difficoltà nel reclutamento di personale, in particolare dei Dirigenti Medici, solo in parte attuato dal ricorso a contratti di incarichi libero professionali e a medici specializzandi che, tuttavia, non hanno consentito di potenziare, in maniera strutturale e durevole le aree assistenziali storicamente carenti (medicina d’urgenza, Anestesia e Rianimazione, Radiodiagnostica, Ginecologia e Ostetricia, Pediatria, Radiologia, Psichiatria)”.

- Pubblicità -
Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Suicidi, altre quattro vite spezzate da inizio estate: qualcosa si muove. Il progetto del Distretto B Frosinone

Presentato in Regione un "Protocollo d’Intesa per la prevenzione del suicidio e dei gesti autolesivi". Un punto di partenza

Automotive, tavolo in Regione. Angelilli: “Al via il programma operativo a sostegno dell’indotto Stellantis”

"All’Europa chiediamo un piano di aiuti e semplificazione normativa", ha detto la vicepresidente della Regione durante il vertice

Stellantis e automotive, vertice in Regione. La Cisl: “Più modelli per il sito di Piedimonte”. Vertenza Trasnova, l’azienda non si presenta

L'organizzazione sindacale chiede l'ampliamento dell’area di Crisi Industriale Complessa, oltre anche di zona logistica speciale e Zes unica

Stellantis Cassino, altri stop produttivi subito dopo la “ripresa”. Trasferte volontarie proposte per il sito della Serbia

La produzione non regge e le linee tornano a fermarsi a poche ore dalla annunciata "ripresa". Prospettiva nera per lavoratori e territorio

Area Vasta, Ceccano verso l’adesione: Querqui scrive a Mastrangeli

La città fabraterna avvia l'iter: diventerà l'undicesima amministrazione a promuovere Ufficio Europa e cooperazione intercomunale

L’ambasciatore israeliano ad Anagni, è polemica: “Giustificato massacro. Silenzio del sindaco inaccettabile”

Da LiberAnagni contestano la mancata presa di posizione di Natalia davanti alle parole che, a loro dire, "giustificano il genocidio"
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -