Tempeste di fulmini sempre più frequenti in questa seconda metà di agosto in tutta Italia. La Ciociaria non è stata risparmiata: nubifragi e trombe d’aria hanno colpito diverse zone anche a Ferragosto. Ma a preoccupare sono soprattutto i fulmini, pericolosi non solo per i danni che possono causare a edifici e infrastrutture, ma anche per la salute delle persone, come testimoniano i recenti episodi di cronaca.
Pescasseroli, la tragedia sfiorata
Nel vicino Abruzzo, a Pescasseroli, meta di tanti turisti ciociari, il 15 agosto la tragedia è stata solo sfiorata. Come riporta la stampa locale, un fulmine si è abbattuto su un albero all’interno di un residence turistico, colpendo in pieno quattro villeggianti originari di Roma. L’onda d’urto li ha scaraventati a terra mentre stavano consumando un picnic. Immediato l’intervento dei sanitari del 118: fortunatamente, nonostante lo spavento e alcune contusioni, nessuno ha riportato conseguenze gravi. Nello stesso residence alloggiava anche una comitiva di ciociari sconvolta dall’accaduto.
Crognaleto, 15enne in condizioni gravissime
Ben più grave l’episodio avvenuto due giorni dopo. Ieri, 17 agosto, in località Coppo a Crognaleto (Teramo), un ragazzo di 15 anni è stato colpito da un fulmine durante un violento temporale mentre era in compagnia del padre. Soccorso in elicottero, è stato trasferito all’ospedale San Salvatore de L’Aquila, dove è ricoverato in condizioni critiche. La prognosi resta riservata.
Salento, turista muore in moto
Infine, è notizia di poche ore fa la morte di un turista 42enne di Roma fulminato mentre percorreva in moto la statale 275, nel Basso Salento. Era in corso un temporale quando la scarica lo ha colpito in pieno. L’uomo, che stava compiendo un viaggio in solitaria alla scoperta della Puglia, non ha avuto scampo.
Cosa fare (e non fare) in caso di temporale con fulmini
Gli esperti ricordano che, se ci si trova all’aperto durante un temporale, adottare comportamenti corretti può fare la differenza:
• Allontanarsi da luoghi esposti: evitare campi aperti, cime di colline, spiagge e zone prive di ripari.
• Non ripararsi sotto gli alberi: attirano i fulmini e rappresentano un grave pericolo.
• Tenere lontani oggetti metallici: biciclette, ombrelli con punta in metallo, bastoni o attrezzi da campeggio vanno posati a distanza.
• In montagna: abbandonare creste e sentieri esposti, scendere di quota e cercare riparo in un edificio o in auto.
• Al mare: uscire subito dall’acqua, che è un ottimo conduttore, e allontanarsi dalla riva.
• In campeggio: non restare in tenda, meglio cercare rifugio in strutture più solide.
Da evitare assolutamente: correre in spazi aperti, usare dispositivi elettronici collegati alla rete elettrica, sostare vicino a recinzioni metalliche, pali o tralicci.
L’unica protezione sicura resta trovare riparo in un edificio o in un’automobile con porte e finestrini chiusi.