Passaggio del testimone nel segno della continuità, soprattutto operativa. È questo l’imperativo del nuovo Questore della provincia di Frosinone, il dottor Stanislao Caruso, che ha preso il posto del dottor Pietro Morelli – LEGGI QUI – e questa mattina si è presentato alla stampa nel corso di una conferenza presso la Questura del capoluogo.
La cerimonia di insediamento ha avuto inizio con la deposizione della corona in ricordo dei caduti della Polizia di Stato, alla presenza del Vice Questore Vicario, dott. Raffaele Attanasi, dei Funzionari e Responsabili degli Uffici di Polizia e di una rappresentanza dell’ANPS. La cerimonia di benedizione è stata officiata da don Mauro Colasanti, Assistente Spirituale per la provincia, mentre le note del silenzio sono state affidate a Simone Zomparelli, nipote di un ex poliziotto.



Nel suo primo intervento Caruso ha sottolineato la necessità di fare squadra: «Forze dell’ordine, istituzioni e cittadini devono collaborare per alimentare la percezione di sicurezza nell’opinione pubblica».
Caruso arriva a Frosinone in uno dei periodi più delicati sul fronte dell’emergenza criminalità. Solo pochi giorni fa l’attentato al Caffè Minotti a colpi di pistola – il quarto in pochi anni – ha riportato al centro della cronaca la violenza criminale. Qualche settimana prima due attività commerciali a ridosso del casello dell’A1 erano state incendiate, e ancor prima era toccato all’auto di un magistrato della Procura di Cassino. La criminalità organizzata ha alzato il tiro, e non è un caso se il Dipartimento di Pubblica Sicurezza abbia deciso di affidare a Caruso, funzionario con comprovata esperienza in contesti complessi, la guida della Questura di Frosinone.

Chi è il nuovo Questore
Nato a Napoli nel 1967, il dottor Stanislao Caruso si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università “Federico II” di Napoli. Entrato in Polizia nel 1991 come commissario in prova, ha frequentato l’80° corso per Vice Commissari.
La sua carriera è segnata da incarichi di rilievo:
• 1993: vice dirigente al Commissariato di Vittoria (RG).
• 1998: dirigente del Commissariato di Cervinara (AV).
• 2001: assegnato alla Direzione Investigativa Antimafia – Centro Operativo di Napoli.
• 2009: Questura di Napoli, con ruoli di vertice in diversi commissariati, tra cui Acerra, Secondigliano, San Ferdinando e Montecalvario.
• 2012: dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bologna.
• 2014: nominato Primo Dirigente della Polizia di Stato.
• 2015–2018: Questura di Vibo Valentia, dirigente della Divisione P.A.S.I. e contestualmente della Divisione Anticrimine.
• 2018: Questura di Benevento, dirigente della Divisione Anticrimine e P.A.S.I.
• 2019: dirigente del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere (CE).
• 2021: Capo di Gabinetto della Questura di Caserta.
• 2022: Questura di Napoli, dirigente del Commissariato “San Ferdinando”.
• 2024: nominato Dirigente Superiore, assegnato all’Ufficio Centrale Ispettivo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza a Roma come Ispettore Generale.
• Da oggi, 1° settembre 2025, è il nuovo Questore della provincia di Frosinone.
Le priorità
Caruso ha già incontrato il Prefetto, dott. Ernesto Liguori, e i vertici dell’Arma dei Carabinieri, e nelle prossime ore vedrà i Procuratori di Cassino e Frosinone. «Dobbiamo essere operativi sin da subito – ha affermato – e puntare sulla prevenzione. Questo è possibile solo attivando tutte le collaborazioni necessarie per garantire la tenuta del sistema sicurezza in provincia».
Il nuovo Questore dovrà rafforzare il presidio dello Stato in un territorio in cui la criminalità non è più invisibile come un tempo: oggi si mostra apertamente, colpisce con attentati incendiari e intimidazioni, spara contro le vetrine delle attività commerciali e arriva a minacciare magistrati.

La sfida sarà quella di riconquistare la fiducia dei cittadini e del tessuto imprenditoriale, ancora troppo spesso restii a denunciare per timore di ritorsioni. Ma sarà anche la sfida di un nuovo approccio culturale alla sicurezza, che passa dalla prevenzione, dalla vicinanza alla comunità e dal coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Caruso sembra avere le carte in regola per affrontare questa missione: esperienza, fermezza e la convinzione che la legalità si riaffermi solo se la società civile sceglie di essere parte della squadra dello Stato.