Benessere animale, a Sora una piccola grande rivoluzione: dai cento cani in canile alle adozioni

Meno cani nei box, più adozioni, più rispetto e amore per gli animali, ottimizzazione delle risorse pubbliche: il bilancio di Corona

Sora sta vivendo una vera e propria rivoluzione nel campo del benessere animale. A raccontarlo sono numeri che parlano da soli: nel 2021 i cani ricoverati in canile erano circa cento, oggi ne restano soltanto trentadue. Una trasformazione resa possibile grazie al lavoro sinergico tra amministrazione comunale, associazioni cittadine e strutture di accoglienza, che ha portato non solo a un enorme risparmio economico ma, soprattutto, ha restituito dignità e affetto a decine di animali, accolti in famiglie invece che in box di un canile.

Ma il cambiamento non si è fermato qui. Sono stati introdotti corsi nelle scuole, con addestratori cinofili e medici veterinari, per sensibilizzare i più giovani al rispetto degli animali, e sono state promosse campagne di microchippatura gratuita, strumento fondamentale per combattere il fenomeno dell’abbandono. L’efficacia di queste misure è testimoniata dal calo drastico degli ingressi: dai quarantadue del 2023 si è passati ai quattordici del 2024 e ai soli due registrati dall’inizio del 2025.

Corona guida la…rivoluzione

«Per me il vero significato di benessere animale significa innanzitutto ridurre il numero di cani presenti in canile donando loro una casa, circondati dall’affetto di una famiglia. Questo per restituire loro dignità e, allo stesso tempo, costruire una città più civile e responsabile. I risultati raggiunti a Sora dimostrano che questa strada è possibile: meno cani nei box, più adozioni, più rispetto e amore per gli animali, ottimizzazione delle risorse pubbliche. Mi preme ringraziare il Sindaco Di Stefano per la fiducia, la Dirigente del settore Ing.Ciolfi e l’assessore Altobelli per l’eccellente lavoro svolto» sottolinea il consigliere comunale delegato Francesco Corona.

I risultati di questo percorso sono sotto gli occhi di tutti: decine di cani hanno lasciato i box per trovare una nuova casa, permettendo inoltre all’Ente comunale di conseguire un notevole risparmio economico dato che il costo annuo ammonta a circa 1.300 euro per ogni soggetto, oltre le spese derivanti dal Canile Sanitario. All’inizio del mandato, però, la situazione era ben diversa. Oltre al sovraffollamento, il Comune si trovava a fare i conti con un decreto ingiuntivo da oltre 112 mila euro per fatture non pagate al canile. Una pendenza che rischiava di pesare a lungo sulle casse comunali ma che è stata risolta con una transazione chiusa definitivamente nel 2024. Un atto di responsabilità che ha permesso di ripartire su basi solide.

Fondamentale, in questo percorso, è stata inoltre la collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Tra tutte spicca l’impegno de “Gli Accodati”, guidati dalla presidente Simonetta Palombi, che con passione e costanza hanno favorito decine di adozioni.

«Il loro lavoro è stato encomiabile – riconosce Corona – e come amministrazione abbiamo finalmente deciso di sostenerlo, assegnando loro una sede e un contributo annuale». Solo nell’ultimo anno, grazie a loro, circa settanta cani hanno trovato famiglia senza, quindi, passare dal Canile.

Missione adozioni

Il futuro guarda già oltre: a breve sul sito comunale sarà attivata una sezione con foto e descrizioni dei cani ancora presenti in canile, per facilitarne l’adozione da parte dei cittadini e nuove campagne di microchippatura gratuita sono pronte a partire.

Inoltre, l’Amministrazione Comunale è attualmente impegnata nella progettazione di una vera e propria area-cani che possa rispondere agli standard adeguati e garantire spazi idonei agli amici a quattro zampe e ai loro padroni. L’attuale area presente all’interno del Parco Valente, infatti, non può essere definita tale.

La strada è ancora lunga ma i progressi compiuti finora tracciano un solco chiaro: Sora ha scelto di essere una città che non si limita a custodire gli animali ma che li considera parte integrante della comunità, valorizzando l’affetto, la cura e la responsabilità nei loro confronti.

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