Provincia, Di Stefano: “Con la fusione bollette idriche ridotte almeno della metà” – VIDEO INTERVISTA

Intervista del Presidente dell'ente di palazzo Jacobucci e Sindaco di Sora a "Scenari e Retroscena": gli obiettivi per la gestione idrica

Il dimezzamento delle attuali tariffe degli utenti ciociari del servizio idrico integrato e l’istituzione di una tariffa sociale per la fasce economicamente più fragili della popolazione: sono gli obiettivi che Luca Di Stefano, sindaco di Sora e presidente dell’amministrazione provinciale di Frosinone, sostiene di voler perseguire nell’ambito delle procedure che dovrebbero portare alla nascita dell’ambito territoriale ottimale unico della Regione Lazio, a partire dalla fusione di Ato 5 Frosinone e Ato 2 Roma che hanno lo stesso gestore: la multiutility Acea, partecipata in misura maggioritaria dal Comune di Roma. Le dichiarazioni sono state rilasciate nel corso di “Scenari e Retroscena”, la rubrica di Frosinone News che vede i protagonisti della scena politica, economica e sociale al centro di interviste realizzate nella nostra Redazione centrale di Piazza Fiume.

Classe 1990, Di Stefano è presidente a Palazzo Jacobucci dal 18 dicembre 2022 e sindaco della città capofila della media Valle del Liri dall’ottobre del 2021. Economista, laureato in tecnologia e gestione dell’innovazione, ha gestito la logistica in una importante azienda del cartario. Poi ha iniziato il percorso politico. Figlio d’arte perché non possiamo non ricordare come Enzo Di Stefano sia stato anche lui sindaco di Sora oltre ad aver ricoperto varie cariche di rilievo (consigliere regionale).

“E’ stata un’emozione forte indossare la fascia tricolore ed è importante poter condividere i momenti di gioia e anche quelli difficili con una persona che è accanto a me da sempre: ho la fortuna di avere un padre che ha percorso lo stesso mio cammino e quindi su tante cose magari ci si può confrontare e capire qual è la strada più corretta da percorrere”.

Dal rapporto col papà Enzo agli Stati generali dell’economia

  • Può essere un aiuto o un handicap se una personalità sta molto vicino…

“Non è che ci confrontiamo sempre. Però sicuramente, all’inizio del percorso, è stata una fortuna avere una persona di cui ti puoi fidare e con cui poter parlare di alcuni argomenti. Tutto qui”.

  • Lei è al cospetto di una provincia estremamente complessa, con aree territoriali che hanno problemi specifici. Non è un caso se tra le prime iniziative pensò a convocare gli Stati Generali dell’Economia. Cos’è rimasto di quella iniziativa?

“Era il novembre 2023, abbiamo convocato questi Stati generali affrontando, a mio avviso, un percorso strutturato importante che poi si è concretizzato nel 2024 nell’insediamento del Comitato per la crescita e lo sviluppo sostenibile. Da poco si è insediato anche l’organismo tecnico. Abbiamo un consigliere delegato che si occupa in maniera puntuale del Comitato per la Crescita e lo Sviluppo che vuole abbracciare un po’ tutti gli attori protagonisti del nostro territorio per affrontare compiutamente le varie tematiche della nostra provincia. Abbiamo affrontato dei problemi legati alle infrastrutture stradali. Ad esempio con i vertici di Anas abbiamo parlato di una strada a nostro avviso fondamentale che è la Monti Lepini su cui ci saranno dei grossi investimenti. Poi abbiamo discusso di un altro collegamento fondamentale: la Sora-Cassino. Collega l’economia del mare all’economia dell’entroterra e anche qui abbiamo chiesto il raddoppio e la messa in sicurezza dell’arteria”.

  • A proposito quando riaprirà la galleria di Belmonte?

“L’Anas dovrebbe riaprirla sicuramente prima di Natale. Tornando alla viabilità abbiamo parlato anche di un altro collegamento importante che è appunto la Ferentino-Avezzano: infrastruttura che consentirebbe di non lasciare isolati alcuni territori come lo sono stati in questi ultimi in questi ultimi anni”.

  • A proposito di infrastrutture non si possono non citare i due progetti strategici sui quali in molti scommettono contro il declino economico ed anche demografico: la stazione in linea Tav a Ferentino-Supino e l’aeroporto a Frosinone. Cosa ne pensa?

“Credo che la stazione Tav sia la porta verso il futuro di questa provincia, sia la sfida decisiva. Come presidente dell’Amministrazione provinciale cercherò di sostenere in tutte le sedi istituzionali questo importante progetto. L’ultima riunione è stata fatta presso il Mimit con il ministro Matteo Salvini e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, con i vertici di Rfi, alcuni sindaci del nostro territorio: è emersa la volontà chiara da parte del Governo e della Regione Lazio di investire sulla Provincia di Frosinone per realizzare la stazione Tav. Credo che per la prima volta la Provincia di Frosinone abbia una voce unica e quindi questo è già un dato importante per noi perché questa stazione favorirebbe il rilancio produttivo, industriale, occupazionale, economico e sociale del nostro territorio. Porterebbe altri investimenti a cascata. Secondo me potremo parlare di aeroporto nel momento in cui avremo la stazione Tav”.

“Per la stazione Tav risorse reperibili. Rifiuti: presto mappatura definitiva”

  • Le risorse ci sono? Sono reperibili?

“Le risorse sono reperibili perché sia il ministro Salvini, sia Rocca hanno deciso di affrontare questa tematica in maniera molto seria. Sono convinto che questa sia la volta giusta”.

  • Parliamo di rifiuti. Di recente il presidente Rocca si è sfogato affermando che le province del Lazio non l’hanno aiutato nell’individuazione dei siti da adibire a discarica. Peraltro la nostra area ha anche il problema – anche giudiziario – legato all’impianto di Roccasecca. Cosa risponde a Rocca e ci sono novità su questo fronte?

“Credo che la Provincia di Frosinone stia facendo un ottimo lavoro: su questo argomento noi, qualche settimana fa in Consiglio provinciale, abbiamo approvato il documento preliminare di indirizzo per l’aggiornamento dei siti nel piano territoriale generale della Provincia di Frosinone. È un iter sicuramente complesso e deve rispettare delle norme ambientali oltre a dover essere redatto a seguito di una concertazione sui territori. Ci si sta lavorando da tempo e sono convinto che prossimamente avremo una mappatura definita”.

  • Acqua, argomento importante perché va a toccare le tasche dei cittadini in una provincia che ha i record nazionali di tariffe idriche elevate e di perdite idriche. Una rotta che sembra non invertirsi, come denunciano i movimenti per l’acqua pubblica.

“I movimenti se la dovrebbero prendere con chi ha gestito il pubblico negli ultimi anni e non con l’ultima generazione che sta cercando di fare qualcosa. Per me questa è una sfida importante ma lo è anche per tutta l’Assemblea dei sindaci che io mi onoro di rappresentare. Siamo stati i primi come Assemblea dei sindaci a parlare di ambito unico regionale e ora abbiamo la buona notizia che il Consiglio regionale dovrà approvare la nuova proposta di legge sull’ambito unico regionale. Noi crediamo che un ambito unico regionale possa portare degli investimenti maggiori sulla provincia di Frosinone. Una governance più strutturata e più efficace, soprattutto tariffe medie più basse. Il nostro obiettivo è quello di abbassare la tariffa ai cittadini della provincia di Frosinone e nel momento in cui verrà approvata questa legge, noi possiamo attuare una fusione di due ambiti quindi Acea ATO 5 a 2 che hanno lo stesso gestore”.

  • Cosa comporterebbe?

“Innanzitutto dall’immediato un abbattimento importantissimo della tariffa e successivamente degli investimenti importanti sulla provincia di Frosinone quindi alla pari di Roma. Avremo la tariffa alla pari della città di Roma”.

“In corso lavori per dimezzare anche le perdite idriche dal 70 al 35%”

  • Sta parlando di un taglio del 50%, una promessa importante lo sa?

“Una promessa importante ma noi ci stiamo lavorando: come Assemblea dei sindaci abbiamo fatto diversi incontri. Io sono stato in Consiglio in Regione proprio per presentare un emendamento per tutelare la Provincia di Frosinone e questa per me è la sfida più importante: riuscire concretamente ad abbassare la bolletta del cittadino in Ciociaria. Allo stesso tempo però le posso dire che abbiamo fatto già delle cose importanti in maniera concreta che sono relative al Pnrr ed al servizio idrico, ottenendo circa 11 milioni mezzo di euro per il potenziamento del sistema di depurazione fognatura nella parte sud della provincia. Poi abbiamo ottenuto circa 26 milioni di euro invece per la distrettualizzazione dei servizi idrici della provincia di Frosinone e la digitalizzazione. Tutto questo – e lo stiamo già facendo – ci consente di abbattere di circa il 35% la dispersione idrica sul nostro territorio” quindi questi sono due”.

  • Anche la dispersione idrica secondo lei verrà dimezzata, quindi.

“Già in tanti Comuni si stanno attuando i lavori necessari ad arrivare a un 35% di dispersione idrica in meno. Questo argomento sarà un punto focale che ci siamo posti all’insediamento dell’amministrazione”.

  • Possibile prevedere una tariffa idrica sociale come chiedono i Movimenti per l’Acqua Pubblica per le fasce meno abbienti?

“Credo che sia doveroso avere una tariffa idrica sociale per le persone meno abbienti ma c’è anche un altro tema che potremo lanciare – che io ho lanciato anche in Consiglio regionale – ed è quello di riuscire a tutelare anche tutti gli abitanti delle case Ater. Cioè tutte le persone che hanno delle difficoltà nel pagare nonostante bonus idrico ed altre agevolazioni”.

  • Torniamo a Pnrr e fondi vari ed ai progetti principali nell’agenda provinciale.

    “Sulle strade le posso dire dei numeri importanti perché dal 2023 abbiamo impiegato circa 13,5 milioni di euro per la manutenzione delle arterie provinciali nel 2024. Nel 2025 abbiamo impiegato altri 16 milioni di euro. Nel 2026 ci saranno altri 14 milioni di euro. Relativamente invece all’edilizia scolastica, abbiamo ottenuto dal Pnrr circa 62 milioni di euro destinati alle nuove scuole, alle demolizioni e ricostruzioni, efficienza, efficientamento energetico, adeguamenti sismici. Inoltre 2 milioni di euro circa per le attrezzature sportive e nel 2026 avremo circa 25 milioni di euro dal Piano di sviluppo e Coesione della Regione Lazio. Vogliamo garantire ai nostri studenti delle scuole all’avanguardia, delle scuole all’altezza”.

“La collaborazione fra tutte le parti politiche utile negli enti di secondo livello”

Di Stefano ha poi risposto, nella fase finale della lunga intervista, a domande sugli aspetti politici della vita provinciale. Di fronte alla possibilità che per l’elezione dei consiglieri provinciali si formino liste contrapposte coerentemente appartenenti a schieramenti politici diversi, il presidente della Provincia ha affermato di ritenere necessaria la collaborazione tra tutte le forze politiche in un ente di secondo livello come l’amministrazione provinciale. Fermo restando che auspica una legge di riforma che restituisca alle Province ed ai cittadini l’elezione diretta.

“La gente è un po’ stanca di tutte queste fazioni politiche – ha argomentato -, ma ha bisogno veramente che la politica si faccia carico di risolvere i problemi che non sono stati risolti o che dovranno essere affrontati nel futuro. Quindi sia l’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, sia anche il ripristino delle competenze e delle risorse relative sono necessari perché non vorrei che ci fosse un ritorno alle elezioni senza poi avere ambiti di gestione e fondi adeguati”.

E poi: “Credo che nel momento in cui c’è una collaborazione tra i vari schieramenti, tra le varie anime politiche del territorio, si arriva sempre a risolvere qualche problema e a portare dei risultati. Lo abbiamo dimostrato in questi in questi anni. Quindi gli inciuci si fanno per cose personali, finalità che non ci appartiene. Quando parliamo di territorio sicuramente c’è bisogno dell’aiuto di tutte le persone migliori a prescindere dal colore politico”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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