Comune di Frosinone, niente commissione d’indagine sui rifiuti: ai 6 proponenti mancano 4 firme

Non è bastata una settimana di deposito della proposta in segreteria generale per raggiungere il suo scopo con l'attivazione dell'organismo

“La Commissione d’Indagine su rifiuti e verde pubblico non si farà. Non per assenza di ragioni ma per mancanza di firme da parte di consiglieri comunali”. Lo annunciano i proponenti del Gruppo FutuRa (Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone), del Pd (Fabrizio Cristofari) e di Forza Italia (Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo). In tutto sono 6 esponenti della minoranza proponenti più uno che si è aggiunto a documento depositato: 4 in meno del numero necessario a mandare avanti l’iter della proposta. Il documento sulla commissione d’indagine è rimasto per sette giorni a disposizione dei componenti dell’assise di Palazzo Munari, presso la Segreteria Generale del Comune, “ma – sottolineano i promotori – un solo altro consigliere comunale si è aggiunto ai 6 iniziali proponenti firmatari. Un dato politico che fa riflettere più di ogni discorso e che certifica, ancora una volta, che su certi temi ci si volta dall’altra parte. Argomenti imbarazzanti, sicuramente più comodi da glissare che da discutere ed affrontare”.

L’amarezza per il giudizio del vicesindaco sull’iniziativa

Sulla gestione dei rifiuti e del verde pubblico – spiegano i sei consiglieri proponenti – “abbiamo letto con grande stupore e un pizzico di amarezza, le dichiarazioni di qualche giorno fa, da parte del vicesindaco e assessore all’ambiente Antonio Scaccia, secondo cui l’istituzione di una commissione d’indagine sul tema rifiuti sarebbe ‘inutile’. Un’affermazione grave per contesto e tempistica. È inquietante che proprio chi dovrebbe garantire risposte trasparenti sul controllo e qualità del servizio di raccolta rifiuti, tema su cui cittadini e consiglieri ricevono quotidianamente segnalazioni e raccolgono criticità, si affretti a bollare come ‘inutile’ una commissione d’indagine, che vuole verificare la regolarità dei contratti, della gestione operativa, dell’efficacia dei controlli e – dettaglio non trascurabile – dell’impatto sulla salute pubblica e sull’ambiente. Temi per i quali le sedute del question time sono diventate inutili e prive di significato, per assenza cronica di risposte in merito”.

In città immondizia abbandonata, quartieri sporchi, residenti scontenti

“Come non tener conto della palpabile apprensione in città posta dalle cronache giudiziarie di questi ultimi tempi, che si interessano proprio alla ditta che gestisce la raccolta rifiuti a Frosinone – alzano il tono Martino, Petricca, Pallone, Cristofari, Cirillo e Maurizio Scaccia -, con ampia rappresentazione nei titoli e negli articoli di stampa? Il ‘va tutto bene’ di Antonio Scaccia Assessore all’Ambiente a cosa si riferisce? Alla normativa contrattuale? All’iter procedurale? Intanto la città racconta altro: quartieri con rifiuti abbandonati, strade sporche, feritoie intasate, servizi che stentano visibilmente, cittadini scontenti. Dove l’eccellenza millantata? Chi propone una commissione non fa ‘protagonismo’, ma esercita il proprio ruolo di controllo, previsto dalla legge e dal regolamento e coerentemente persegue chiarezza e trasparenza, soprattutto se ha percezione di opacità e approssimazione di governo. L’idea che qualcuno possa chiedere conto – con dati alla mano – di un servizio pagato con le tasse dei cittadini ed il cui contratto ha trovato firma solo ben otto mesi dopo
l’entrata in servizio, evidentemente disturba”.

L’iniziativa intesa come un fastidio vuol accendere i riflettori sul problema

Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone, Fabrizio Cristofari, Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo si rivolgono infine all’assessore Scaccia: “La richiesta di una siffatta commissione d’indagine non intende costituire un fastidio burocratico, tantomeno vuole essere ricerca di visibilità e “protagonismo” dei
proponenti, bensì rappresenta la volontà di accendere i riflettori su nodi sociali,
economici, ambientali, sanitari, educativi e di gestione della cosa pubblica, che riguardano la città e per i quali i cittadini, sì proprio loro, si caricano di sacrifici e subiscono la ‘mala gestio’. Cittadini che ogni giorno vedono e vivono i problemi della città, leggono le cronache giudiziarie e attendono risposta, non possono essere offesi da un vago comunicato per nulla rassicurante, rafforzato dalla propaganda social di qualche ‘fratta’ tagliata, né tantomeno da un atteggiamento sprezzante e impositivo sui rifiuti”.

Caro sindaco, adesso convochi un consiglio comunale straordinario

I sei esponenti della minoranza, infine, chiedono al Sindaco la convocazione di una seduta di Consiglio Comunale Straordinaria sulla gestioni dei rifiuti e sul verde pubblico “per un indispensabile confronto aperto tra amministratori, forze politiche e sociali, alla luce del sole, davanti alla città, per dissipare ogni ombra. Non abbia il Sindaco a descrivere le istanze dei cittadini sulle tematiche dei rifiuti come inutili e lontane dai bisogni della città”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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