Passaggio a livello chiuso per troppo tempo: ritardi, disagi e criticità. L’appello dei cittadini

Sora - I passaggi restano chiusi sulla tratta per troppo tempo, anche 20 interminabili minuti, senza validi motivi

Le segnalazioni da parte dei cittadini sono continue, costanti, quasi quotidianamente gli utenti della strada lamentano la medesima circostanza, un coro unanime: ritardi, disagi, pericoli, difficoltà, dovuti alle barriere dei rispettivi passaggi a livello della tratta ferroviaria Roccasecca/Sora/Avezzano che attraversa il comprensorio della cittadina volsca. L’appello rivolto al sindaco Luca Di Stefano, affinché voglia verificare i motivi dei disservizi, puntuali, ormai all’ordine del giorno.

I reclami rimbalzano sui social, raccogliendo l’indignazione generale, tante le testimonianze in tal senso. I passaggi restano chiusi per troppo tempo, anche 20 interminabili minuti, senza validi motivi, per consentire il transito dei treni provenienti da Roccasecca e da Avezzano quando allo “scambio” le sbarre dovrebbero rialzarsi e poi tornare a riabbassarsi per il convoglio che viaggia nella direzione opposta.

Tra un convoglio e l’altro l’attraversamento non può restare sbarrato, per 20 minuti, ma neanche per la metà del tempo. Questa inopportuna “abitudine” comporta ritardi sul luogo di lavoro, agli appuntamenti di diversa natura, a scuola: non tutti gli alunni vengono giustificati e fatti entrare in classe anche quando le lezioni sono già iniziate, come accade per quelli più piccoli, che viaggiano con il pulmino. Gli studenti delle superiori, che si spostano dai paesi limitrofi con il trasporto pubblico, quasi sempre sono costretti a chiedere il permesso ed entrare a seconda ora perché i docenti, o la stessa scuola, non accettano il ritardo. Ore di lezione mancate, ore di assenza che si cumulano, spiegazione di nuovi argomenti perse, interrogazioni o compiti in classe che saltano e dovranno essere recuperati.

Per non parlare dei rallentamenti in caso di un’emergenza: spesso gli stessi mezzi di soccorso sono rimasti intrappolati nelle file di veicoli bloccati dinanzi alle sbarre chiuse, quando siamo tutti consapevoli che un intervento tempestivo di assistenza può fare la differenza. “Un treno non può tenere in ostaggio una città”, è il monito dei cittadini i quali, come scritto in precedenza, si rivolgono al sindaco affinché accerti la situazione per porre rimedio all’increscioso modus operandi. Da specificare che, in caso di guasti o problematiche meccanico-funzionali, la tratta in questione non dispone di ferrovieri in loco che possano provvedere in tempi brevi alla risoluzione di un qualsivoglia imprevisto.

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Sara Pacitto
Sara Pacitto
Sara Pacitto, giornalista pubblicista, da 8 anni collabora con diversi quotidiani digitali, tra le più prestigiose testate giornalistiche della provincia, corrispondente per la cronaca locale, politica, attualità, salute, approfondimenti. Ha curato le Pubbliche Relazioni per alcuni importanti eventi come anche è stata Responsabile della Comunicazione per conferenze e convegni ed in occasione di Campagne Elettorali.

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