Bari-Frosinone vista da Carofiglio: “Galletti in cerca di identità. Difficile creare problemi ai ciociari”

Serie B - L'analisi del pre-gara con il contributo dal punto di vista avversario del giornalista del gruppo Telebari

Serie B – Il calendario mette di fronte Bari e Frosinone nella serata di sabato 22 novembre, quando alle 19:30 le due squadre si ritroveranno sul terreno del San Nicola per una sfida che, al di là delle posizioni in graduatoria, nasconde parecchi trabocchetti. I ciociari arrivano al match da quarti della classe con 22 punti raccolti in 12 gare – di 6 vinte, 4 pareggiate e 2 perse -. I pugliesi, invece, si presentano all’appuntamento con 13 lunghezze raccolte in 11 partite (devono recuperare il match con la Juve Stabia) e il 15esimo posto in graduatoria: un percorso fatto di alti e bassi, con 3 successi, 4 pari e altrettante sconfitte. Numeri che non rispecchiano le ambizioni estive, ma che rendono il contesto ancora più insidioso per chi affronta una squadra alla ricerca di riscatto.

Nonostante un avvio lontano dalle aspettative, giocare a Bari resta un compito tutt’altro che semplice. Per questo il Frosinone dovrà presentarsi con una tenuta mentale impeccabile, pronto a reggere ritmi e intensità senza lasciarsi sorprendere. Il gruppo guidato da Massimiliano Alvini sta mostrando segnali di crescita costante e arriva alla trasferta con fiducia, consapevole però che affrontare avversari sotto pressione richiede massima lucidità.

Proprio per questo il confronto del San Nicola assume il valore di un test significativo per misurare la solidità e la continuità dei giallazzurri. Mantenendo un’identità di gioco ormai definita e un atteggiamento determinato, il Frosinone cercherà di indirizzare la gara sui propri binari e tornare a casa con punti utili per restare nel gruppo di testa. Tutti argomenti di cui abbiamo parlato con il collega Michele Carofiglio, giornalista del gruppo Telebari, media partner ufficiale della SSC Bari.

L’intervista a Michele Carofiglio

Si aspettava questo tipo di campionato dal Bari?
“Sinceramente no. Non mi aspettavo un Bari capace di lottare per le prime posizioni di classifica, ma neanche un Bari subito in difficoltà fin dalle prime giornate. I direttori sportivi Magalini e Di Cesare in estate hanno deciso di rivoluzionare la squadra e fin qui, anche se hanno fatto il possibile per alzare il livello qualitativo della rosa, le loro scelte non stanno dando riscontri positivi per quello che si è visto in campo in queste 11 giornate di campionato (il Bari dovrà recuperare la gara con la Juve Stabia dello scorso ottobre)”.

Qual è l’attuale percezione a Bari sul livello di condizione della squadra dopo la sosta? Si intravedono segnali di ripresa oppure la formazione sembra ancora in fase ‘convalescente’?
“Le soste precedenti non hanno mai portato bene al Bari che al rientro è stato sconfitto 3-0 a Modena e 3-1 a Reggio Emilia. Caserta all’inizio ha provato a dare alla squadra una sua ben precisa idea di gioco, ma con gli scarsi risultati ottenuti nel corso delle giornate, ha cominciato a cambiare spesso l’11 di partenza e il modulo, passando alla difesa a 3 per provare a subire meno gol e contenere gli avversari. Un vero segnale di ripresa la squadra ancora non l’ha dato”.

C’è un aspetto specifico – mentale, tattico o tecnico – che secondo lei sta pesando più degli altri?
“Il Bari, al di là dei numeri complessivi e se mettiamo in relazione la mole di azioni create e i gol realizzati, non è proprio sterile in attacco perché ha attaccanti cinici sotto porta, in grado di segnare anche nell’unica azione pericolosa creata. Moncini ha già segnato 5 gol nonostante tutto. Il vero problema è che non riesce a creare gioco, a rendersi davvero pericoloso, ad imporre il proprio gioco all’avversario, ad oggi non ha ancora un’identità questa squadra e ha probabilmente grandi difetti strutturali. Quando il centrocampo non funziona correttamente nelle due fasi, si fa grande fatica”.

Alla luce delle difficoltà sotto porta, contro un Frosinone che sta bene e concede poco, quali soluzioni offensive potrebbe proporre Caserta?
“Caserta ogni settimana in allenamento prova soluzioni diverse, proprio per cercare il rimedio definitivo in questa situazione difficile. Potrebbe schierare un calciatore come Castrovilli o Antonucci nella posizione di mezz’ala-trequartista dietro le due punte, oppure uno di questi due con una punta. Ma in ogni caso, ad oggi, la cosa più importante da tenere in considerazione è l’equilibrio e la tenuta difensiva della squadra che non riguarda solo i difensori”.

Giocatori come Partipilo, Castrovilli, Antonucci, Maggiore non stanno rendendo come ci si apettava…perché secondo lei? E di contro, chi sono invece le pedine che ritiene fondamentali?
“Sono calciatori con grandi qualità tecniche, ma che non hanno fatto una preparazione estiva adeguata. In ogni caso da due baresi come Partipilo e Castrovilli ci si aspettava di più anche in termini caratteriali in campo. Gli unici che fin qui hanno dimostrato qualcosa sono Cerofolini, che voi conoscete bene a Frosinone, a tratti miracoloso con le sue parate e Moncini, bravo sfruttare ogni minima occasione creata dalla squadra. Poi c’è Dickmann che mostra qualche lacuna in fase difensiva, ma fin qui ha dato il suo contributo in termini di assist”.

Che idea si è invece fatto del Frosinone visto fino ad ora?
“Il Frosinone si è rialzato subito dopo la scorsa stagione in cui ha lottato per la salvezza. Non era facile, ma la dirigenza ha lavorato bene e ora sta raccogliendo i frutti. È una squadra che gioca un buon calcio, che ha in rosa prospetti interessanti e che può lottare fino alla fine per un piazzamento importante”.

Che partita si aspetta per sabato? Quale potrebbe essere l’assetto più adatto per mettere creare grattacapi al Frosinone, considerando le difficoltà offensive del Bari?
“Difficile rispondere a questa domanda. Il Bari, come detto in precedenza, deve ancora trovare un vero assetto definitivo in campo. Il Frosinone vive una situazione ben diversa e non sarà semplice metterlo in difficoltà. I biancorossi, in teoria, hanno le qualità per creare problemi alle squadre avversarie, ma contestualmente non devono poi lasciare ampi spazi quando gli altri attaccano”.

Il Bari sembra soffrire quando deve fare la partita: contro un Frosinone propositivo, potrebbe paradossalmente trovarsi meglio?
“Il Bari è difficile da decifrare. Può anche mostrare aspetti positivi in un tempo, ma nella stessa partita giocare l’altro tempo in modo disastroso. È una squadra che non dà certezze. Possiamo aspettarci qualsiasi cosa”.

Probabile formazione
“Out Darboe, dovrebbe tornare tra i convocati Vicari che ha ripreso ad allenarsi in gruppo dopo l’infortunio muscolare alla coscia sinistra. Caserta potrebbe schierare ancora un 3-5-2 con Cerofolini in porta. In difesa Pucino, Meroni, Nikolaou (Vicari). A centrocampo Dickmann, Maggiore, Verreth, Castrovilli e Dorval. In attacco Moncini-Gytkjaer”.

Qual è il clima attorno alla squadra in vista di questo match? Prevale fiducia, scetticismo o attesa?
“La questione multiproprietà e i risultati scadenti delle ultime stagioni non hanno fatto altro che creare un clima di depressione intorno alla squadra. Ormai i dati delle prevendite per le gare casalinghe sono crollati. Si fa fatica a raggiungere complessivamente i 10.000 spettatori che per la piazza di Bari significa disaffezione e malumore, oltre a rendere uno stadio come il San Nicola semi deserto”.

Qui Frosinone

A poco più di 24 ore dal fischio d’inizio di Bari-Frosinone, Massimiliano Alvini è ancora alle prese con più di un rebus di formazione. L’unica certezza sembra essere tra i pali, dove Lorenzo Palmisani – appena rientrato dagli impegni con l’Italia Under 21 – è destinato a mantenere la titolarità.

Nel reparto arretrato la situazione è più fluida: sulla corsia destra Anthony Oyono, scontata la squalifica, è pronto a riprendersi il posto, mentre per i due slot centrali resta viva la competizione tra Calvani, Jacopo Gelli e Cittadini con Monterisi di nuovo arruolabile. A sinistra Bracaglia parte favorito, ma l’inserimento di Marchizza e Corrado, entrambi tornati a disposizione, rimette tutto in discussione.

In mezzo al campo la regia sarà affidata a Calò, supportato da Koutsoupias e da uno tra Kone e Grosso, ancora in ballottaggio. Nel reparto avanzato, sulla destra dovrebbe agire Ghedjemis, mentre al centro il tecnico valuterà fino all’ultimo tra Raimondo, Zilli e Vergani. Sul versante opposto si giocano una maglia Kvernadze e Masciangelo. Restano ancora fermi Barcella, Gori e Selvini.

Probabile formazione Frosinone (4-2-3-1): Palmisani; A. Oyono, Calvani, J. Gelli, Bracaglia; Koutsoupias, Calò; Ghedjemis, Kone, Kvernadze; Raimondo.

I precedenti

Quello di domenica al ‘San Nicola’ sarà il ventitreesimo confronto tra Frosinone e Bari: due si sono disputati in IV Serie, quattro in C e sedici in B. Il bilancio è a favore dei pugliesi che si sono aggiudicati undici gare contro le cinque dei giallazzurri. Sei sono finite in pareggio. Di seguito il dettaglio:

1952/53 IV Serie: Frosinone-Bari 1-1
1952/53 IV Serie: Bari-Frosinone 2-0
Serie C 66/67: Frosinone-Bari 0-1
Serie C 66/67: Bari-Frosinone 4-0
Serie C 74/75: Frosinone-Bari 0-0
Serie C 74/75: Bari-Frosinone 2-1
Serie B 06/07: Frosinone-Bari 1-0
Serie B 06/07: Bari-Frosinone 1-1
Serie B 07/08: Frosinone-Bari 4-1
Serie B 07/08: Bari-Frosinone 3-1
Serie B 08/09: Frosinone-Bari 0-0
Serie B 08/09: Bari-Frosinone 2-1
Serie B 14/15: Frosinone-Bari 1-1
Serie B 14/15: Bari-Frosinone 4-0
Serie B 16/17: Frosinone-Bari 3-1
Serie B 16/17: Bari-Frosinone 1-0
Serie B 17/18: Frosinone-Bari 3-2
Serie B 17/18: Bari-Frosinone 1-0
Serie B 22/23: Frosinone-Bari 1-0
Serie B 22/23: Bari-Frosinone 0-0
Serie B 2024/25 Frosinone-Bari 0-3
Serie B 2024/25 Bari-Frosinone 2-1

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Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli
Cristina Lucarelli, giornalista pubblicista, specializzata in sport ma con una passione anche per musica, cinema, teatro ed arti. Ha collaborato per diversi anni con il quotidiano Ciociaria Oggi, sia per l'edizione cartacea che per il web nonché con il magazine di arti sceniche www.scenecontemporanee.it. Ha lavorato anche come speaker prima per Nuova Rete e poi per Radio Day e come presentatrice di eventi. Ha altresì curato gli uffici stampa della Argos Volley in serie A1 e A2 e del Sora Calcio.

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